Furto al borgo Brichet dopo il Palio, sabato l’incontro pacificatore

Sabato 7 ottobre in piazza Ferrero avverrà lo scambio, alla presenza del presidente della Giostra delle cento torri

Il borgo dei Brichet vince il Palio della 93esima edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 1

ALBA Due cappelli spariti dal campo del Palio e una telefonata per rivendicare il furto, così da fissare lo scambio: se il Palio di Alba è un concentrato di folclore e goliardia, lo sono anche tutti gli scherzi e le piccole schermaglie che molto spesso mettono in scena i nove borghi protagonisti.

A maggior ragione dopo due anni come il 2022 e il 2023, in cui a trionfare è stato il borgo dei Brichet, che la scorsa domenica, 1° ottobre, ha conquistato non solo il primo posto, ma anche il terzo, grazie a due asini particolarmente competitivi e a due fantini decisamente all’altezza.

Così, dopo la corsa, i borghigiani di piazza Pertinace hanno scoperto il “furto”, come racconta il presidente Fabrizio Campigotto: «Nel momento in cui, dopo i festeggiamenti in piazza Risorgimento, ci siamo ritrovati per raccogliere ciò che avevamo portato con noi, ci siamo resi conto che due cappelli della sfilata erano scomparsi. Abbiamo subito pensato alla tipica goliardia del Palio e non ci sbagliavamo: verso le 11 della stessa sera, abbiamo ricevuto una telefonata dal Santa Barbara, che ha rivendicato lo scherzo».

In realtà, anche per quest’ultimo borgo è stato un anno da vincitori, grazie al trionfo nella serata dedicata alla rievocazione storica, scelti da una giuria di esperti della materia.

Dall’altro lato, però, nessuno dei due fantini del Santa Barbara è arrivato alla finale della corsa degli asini. Ed è forse questo il motivo alla base dello scherzo.

Come rimediare? Sabato 7 ottobre alle 21 in piazza Ferrero, avverrà lo scambio, alla presenza del presidente della Giostra delle cento torri nella veste di paciere.

«Probabilmente, per riavere i cappelli, dovremo cedere qualche bene materiale, come formaggi o il magnum di vino che abbiamo vinto con il Palio. Per fortuna, ci hanno rubato solo due cappelli: se il furto avesse riguardato il drappo, com’è avvenuto in passato, la posta sarebbe stata più alta», prosegue Campigotto, che è presidente dei Brichet da due anni, proprio come le vittorie accumulate.

«Siamo stati fortunati, ma anche bravi, soprattutto quest’anno: se nel 2022 potevamo contare su un asino di proprietà, nella corsa di domenica entrambi gli animali erano sorteggiati, come prevede il nuovo regolamento, per tornare alla goliardia del palio. Ci sono capitati due animali forti e con un bel ritmo, ma avevamo anche due fantini di livello».

Furto al borgo Brichet dopo il Palio, sabato l'incontro pacificatore con Santa Barbara
La foto dei cappelli sequestrati ai Brichet

Il vincitore, Gianluca Zahnd, correva con il borgo per il primo anno: «Ha gareggiato per parecchi anni con il San Lorenzo, come secondo fantino. Dal momento che quest’anno eravamo senza il nostro storico fantino Silvano Accomo, che ha vinto nel 2022 e che ha deciso di ritirarsi dopo una carriera di successi, abbiamo iniziato a guardarci intorno per individuare un erede all’altezza. Abbiamo contattato Gianluca, che avevamo sempre visto come secondo fantino e che ci sembrava molto capace: all’inizio è stato un po’ difficile convincerlo a lasciare il San Lorenzo, ma ce l’abbiamo fatta e si è subito sentito a casa nel nostro gruppo. Insomma, averlo con noi si è rivelata una bella mossa».

Era invece la prima volta al Palio per Gaia Sobrero, fantina arrivata al terzo posto alla finale e prima nella sua batteria, portandosi a casa anche il palio delle Città gemelle, abbinata con Beausoleil: «Per Gaia, era l’anno del debutto: dal momento che dovevamo sostituire anche il nostro secondo fantino, ci piaceva l’idea di coinvolgere una ragazza. Fino a poche ore prima, Gaia era molto agitata, ma alla fine si è rivelata una campionessa: con l’asino che le era capitato in sorte, è riuscita a ottenere il massimo».

Come gli altri borghi hanno digerito la doppietta dei Brichet? La competizione senza dubbio c’è, anche se celata dietro alla goliardia: «Per il momento, solo due presidenti mi hanno chiamato: più che complimentarsi, hanno lanciato la sfida per il prossimo anno. E, dal canto nostro, siamo pronti ad accettarla».

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba