Intesa Sanpaolo finanzia le imprese che lavorano sui mercati di Romania, Ungheria e Slovacchia

Intesa Sanpaolo per il Piemonte,stanziamenti per 1,7 milioni
Il grattacielo Intesa San Paolo di Torino.

TORINO Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese piemontesi le opportunità di sviluppo e fidelizzazione sui mercati di Romania, Ungheria e Slovacchia e le offerte del gruppo bancario che prevede un aumento delle linee di finanziamento e dell’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione, con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo bank in Romania, Cib bank in Ungheria e Vub banka in Slovacchia.

Secondo la direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale tra il Piemonte e Romania, Slovacchia, Ungheria ha raggiunto 4,4 miliardi di euro. Le esportazioni sono state pari a 1,8 miliardi, mentre le importazioni hanno sfiorato i 2,6 miliardi, per un saldo commerciale negativo di 740 milioni di euro.

Il saldo commerciale risulta negativo anche a livello italiano (per 1,6 miliardi di euro), a conferma del fatto che attualmente questi territori sono importanti partner commerciali dai quali approvvigionarsi, anche perché nel tempo sono diventate aree di delocalizzazione o di esternalizzazione produttiva. Si tratta però anche di mercati di sbocco interessanti e da sviluppare ulteriormente per le esportazioni italiane e piemontesi.

Il Piemonte si colloca al quarto posto in Italia per import da Romania, Slovacchia e Ungheria. Le importazioni riguardano prevalentemente automotive (28,4%), apparecchiature elettriche (22,7%), meccanica (9,1%) e prodotti agricoli (6,9%).

Il Piemonte è la quarta regione in Italia anche per export verso questi territori. I principali settori di esportazione del Piemonte verso questi paesi sono: automotive (18,8% del totale), meccanica (16,7%), chimica (9,8%), prodotti alimentari (8,1%) e chimica e plastica (7,8%). L’export piemontese verso questi mercati è così distribuito: nel 2022 941 milioni di euro erano diretti verso la Romania (+27,7% rispetto al 2021; +18,2% nel primo semestre 2023); seguono l’Ungheria con 504 milioni (+13,7%; +5,3% nel primo semestre 2023) e la Slovacchia con 331 milioni (+11,7%; +31,7% nel primo semestre 2023).

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