Marello interroga Icardi sull’ospedale di Cuneo e sull’ospedale di Pianura

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TORINO Durante la seduta odierna del Consiglio regionale del Piemonte, Maurizio Marello, consigliere Pd, ha interrogato l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in merito alla situazione del nuovo ospedale di Cuneo e dell’ospedale di Pianura di Savigliano, Fossano e Saluzzo.

Nei giorni scorsi sono apparsi sui giornali diversi articoli in merito alla situazione attuale del nuovo ospedale di Cuneo. In particolare è stato annunciato l’incontro di mercoledì 4 ottobre in Prefettura a Cuneo in cui l’assessore regionale alla Sanità, Icardi, ha convocato tutti i portatori di interesse istituzionali per illustrare la situazione attuale del nuovo ospedale di Cuneo e per capire quale sarà il percorso e quali i tempi per arrivare al progetto del nuovo ospedale hub della provincia. Non si è trattato della conferenza dei servizi che tutti si aspettano da maggio, come aveva annunciato proprio la Regione Piemonte.

In particolare Marello in merito all’ospedale hub di Cuneo ha sottolineato un ritardo ormai di un anno sul crono-programma e ancora incertezze sul partenariato pubblico-privato chiedendo di porre attenzione alla valutazione di tale progetto. In particolare ha sottolineato la necessità di compararlo con l’ipotesi Inail o altre ipotesi di finanziamento per valutare la soluzione migliore e più sostenibile. A tal proposito Icardi ha risposto che entro il 15 novembre il privato consegnerà le risposte alle domande Aso in ordine al progetto adottato. A gennaio 2024 si terrà, invece, la conferenza dei servizi e poi sarà fatta la dichiarazione di utilità pubblica del progetto del privato.

Marello, infine, ha chiesto che fosse fatta chiarezza in merito agli aggiornamenti sul finanziamento dell’ospedale di Pianura. Icardi ha chiarito che sono state aperte le buste della gara per la progettazione. A questo punto decorreranno i 35 giorni di legge per eventuali ricorsi, poi sarà fatta aggiudicazione. Il costo dell’opera è di sette milioni di euro che pagherà la Regione Piemonte, girandoli all’Asl Cn1. Tali fondi, ha precisato in seguito Marello, sono attinti dal mutuo che la Giunta regionale è stata autorizzata a fare dal Consiglio a tal fine (30 milioni in tutto, diventati poi 42 milioni).

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