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Una braidese a New York: tra sogni e promozione del vino locale

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Da BRA a NEW YORK, dall’Università di scienze gastronomiche dove ha conseguito un master in Italian wine culture, passando per la Toscana nelle terre del Montepulciano nobile fino ad approdare a New York.

È la storia di una braidese, Morgana Germanetto, 29 anni, ha già scritto importanti pagine professionali.

«Sin da piccola sono stata circondata dal mondo del vino, un po’ perché, per chi vive nel nostro territorio con coscienza, è inevitabile, e un po’ perché mio padre mi ha sempre trasmesso l’amore per questo prodotto, nella sua accezione più artigianale: tutti gli anni acquistava un po’ di uve Dolcetto da Dogliani, gliele portavano con il trattore e con il torchio le pigiava, poi si aspettava che la natura facesse il suo corso e insieme lo si travasava nelle damigiane», dice Morgana, in questi giorni a Bra per un breve periodo di vacanza.

«Ho lavorato in un’azienda di Barbaresco e poi l’anno scorso ho sentito che dovevo dare una svolta alla mia vita, che potevo raggiungere nuove consapevolezze sia a livello lavorativo che personale e ho deciso di presentare la mia candidatura per una posizione come Pr assistant presso l’azienda di pubbliche relazioni e comunicazione Colangelo & partners, negli Stati Uniti. Dopo una serie di colloqui ho iniziato a lavorare in realtà come account coordinator e ora dopo un anno e 5 mesi sono account executive: l’azienda é molto dinamica, giovane e si respira un’aria di grande creatività. Ha sede nel cuore di Manhattan, dietro l’iconico Bryant park sulla 39esima strada».

Una braidese a New York: tra sogni e promozione del vino locale

Questa azienda, si occupa da anni di promuovere e far conoscere il vino italiano e non solo nel mercato statunitense, attraverso eventi dedicati ai professionisti, ai consumatori e mediante continue attività con i giornalisti. «Il mio lavoro, essendo molto dinamico – continua Morgana – mi permette di viaggiare molto – oltre che New York, ho visitato Los Angeles, San Francisco, Miami, New Orleans, Chicago – di conoscere nuove persone e realtà, ma, al tempo stesso, rimanere sempre a contatto con la mia amata terra natìa».

Ma il suo sogno nel cassetto è quello di rimanere negli Stati Uniti, e l’ultima sfida è quella di ottenere il visto per poter rimanere in questo paese d’adozione, paese che ella ama.

Lino Ferrero

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