Inclusione, solidarietà e rispetto valori che le Fiamme oro della Polizia portano agli studenti

Inclusione, solidarietà e rispetto valori che le Fiamme oro della Polizia portano agli studenti

EDUCAZIONE E SPORT La Questura di Asti ha dato avvio a una collaborazione con i delegati provinciali del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), nell’ottica di un nuovo progetto di educazione alla legalità. Dopo aver condiviso con l’ente sportivo le linee di indirizzo, che da tempo l’Amministrazione ha indicato nel settore in questione, si è svolto un incontro  con i rappresentanti delle società sportive della provincia astigiana, affiliate al Coni, per illustrare loro un’iniziativa di legalità prevalentemente rivolta ai giovani atleti.

Nello specifico, hanno partecipato all’incontro i presidenti di 22 associazioni sportive dilettantistiche di svariate discipline, che hanno dimostrato grande apprezzamento e interesse riguardo la proposta di strutturare un percorso di valorizzazione della cultura della legalità, che vada ad intercettare e prevenire le varie forme di disagio giovanile e che sia in grado di veicolare messaggi quali il rispetto delle regole, l’uso consapevole dei social, l’inclusione, la solidarietà e il rispetto. Presenti, inoltre, all’incontro la rappresentante del Coni Lavinia Saracco e la vicesindaco di Asti, con delega allo sport, Stefania Morra.

L’iniziativa si svilupperà in tre fasi:

  • la prima prevede la presentazione del progetto agli allenatori da parte del personale della Questura, con particolare attenzione a quelle società che operano in zone della città più popolari. Il progetto sarà strutturato in base alle esigenze rappresentate dalle associazioni e all’età anagrafica degli atleti.
  • La seconda fase consisterà in un incontro tra i poliziotti e i giovani, possibilmente accompagnati da esponenti o ex atleti dello sport, che hanno gareggiato a livello nazionale, e da personale in servizio presso la Questura astigiana che ha fatto parte del gruppo sportivo Fiamme oro: lo scopo sarà quello di illustrare gli argomenti di interesse, informare ed educare sull’uso consapevole dei social, i rischi della discriminazione, le tipologie e le conseguenze della commissione dei reati più comunemente perpetrati dai ragazzi (risse, rapine, spaccio di stupefacenti, baby gang).
  • Nella terza fase si terrà un incontro con i familiari dei giovani per avere un confronto sulle problematiche emerse dalle riunioni e per condividere un percorso di legalità e un tentativo di risoluzione delle problematiche da affrontare. Ancora a livello embrionale, l’iniziativa sarà avviata nel momento dell’adesione al progetto da parte delle società interessate alla collaborazione.

Manuela Zoccola

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