NOVELLO A pochi mesi dalle elezioni comunali è tempo di bilanci. A Novello ci pensa il gruppo di minoranza con una lettera presentata al Consiglio comunale. Un’analisi minuziosa dell’operato svolto negli ultimi quattro anni e mezzo dall’Amministrazione attuale. È stata sottolineata la presenza di alcuni disservizi. Tra questi, l’assenza da due anni e mezzo di uno sportello Bancomat e di un cantoniere, sostituito da cooperative che cambiano continuamente, oppure direttamente dalla manodopera del sindaco, ma con risultati scadenti. A ciò si aggiungerebbe la convenzione per la segretaria comunale scaduta da mesi e non più rinnovata e la questione degli uffici comunali aperti a singhiozzo.
«L’ufficio tecnico è rimasto chiuso un mese a settembre, in quanto il dipendente ha usufruito di ferie per motivi validi, ma l’Amministrazione non ha incaricato un sostituto o provveduto a trovare una soluzione per evitare il blocco di tante pratiche edilizie», segnalano i consiglieri di opposizione. I quali continuano: «Dopo il Covid-19 abbiamo assistito con ammirazione a un nuovo slancio in Comuni circostanti, con progetti lungimiranti e iniziative di vario genere: culturali, sociali, sportive e per le politiche giovanili in generale. Novello è rimasto immobile. La Pro loco si è sciolta, così come altre associazioni, e il Comune ha assistito senza muovere un dito». Anche sul fronte delle opere pubbliche, ci sarebbero alcune criticità. Secondo l’opposizione, l’installazione di un semaforo in località San Grato e Madonnina sarebbe l’esempio di un cattivo approccio alla soluzione del problema della velocità delle auto. Non è migliore la sistemazione idrogeologica del rio Rostagno dove è stato realizzato un manufatto di laminazione delle piene. «L’efficacia è stata smentita dal primo forte temporale del 27 agosto quando si sono verificati allagamenti sui terreni circostanti», afferma l’opposizione.
Anche sul capitolo asfalti, per l’opposizione la musica non cambia. Il manto delle vie del centro è usurato e degradato e gli investimenti non sono stati progettati concretamente. «Per lo più sono stati fatti rappezzi qua e là. Incomprensibile è l’intervento in strada Ravera, che dopo un mese dai lavori ha richiesto un nuovo rifacimento». Proseguono i consiglieri: «La sede del Municipio ha subìto un visibile degrado strutturale. Facciata e interni necessiterebbero di manutenzione straordinaria. Ancora più grave è il mancato superamento delle barriere architettoniche».
Non è passato inosservato nemmeno il progetto di riqualificazione che ha interessato piazza San Michele, un flop per il gruppo. Dopo l’intervento costato centomila euro e già ripreso per due volte, alla pavimentazione degradata si aggiungono le infiltrazioni nelle autorimesse sottostanti e non è migliore la situazione dell’area camper in piazza Monviso. A questo si aggiungono, per l’opposizione, tante piccole opere di manutenzione mancate, dai tombini pieni al lampione caduto e mai ripristinato. «Negli anni non è stata attuata una politica di graduale sostituzione delle attrezzature e dei mezzi comunali ormai da rottamare», afferma la minoranza.
«Manca trasparenza», sottolineano i consiglieri, portando tre esempi: la variante parziale concessa alla proprietà del golf, il lascito al Comune di un immobile nel centro e la mancata presentazione del progetto per realizzare un nuovo asilo nido con i fondi del Pnrr. «Negativo è anche l’approccio utilizzato per le attività rivolte ai bambini ed è tardiva e approssimativa l’organizzazione dell’estate ragazzi post Covid-19. Mancano anche le agevolazioni per le famiglie», prosegue il gruppo consiliare.
Infine, sono numerosi per l’opposizione, gli interventi promessi in campagna elettorale che non hanno visto la luce o hanno deluso le aspettative, come la torre dell’acquedotto che doveva diventare un’attrazione turistica.
e.r.