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Inaugurata ad Asti la panchina viola per sensibilizzare sull’epilessia

Inaugurata ad Asti la panchina viola per sensibilizzare sull'epilessia

ASTI  Anche ad Asti si è celebrata la settimana di sensibilizzazione per la cura dei malati di epilessia e il polo universitario Rita Levi Montalcini è stato teatro di un’iniziativa di grande valore etico: la posa della panchina viola per l’epilessia. A promuovere il gesto simbolico è stata l’Aie (Associazione italiana epilessia), attraverso la sede piemontese. La cerimonia di inaugurazione è stata aperta da Valeria Bella, responsabile della sede piemontese di Aia, che ha spiegato il significato profondo di questa iniziativa. La panchina viola, oltre a essere un simbolo, si propone come uno spazio reale di lotta contro l’isolamento e di accoglienza. È pensata per essere un punto di riferimento per coloro che sentono il bisogno di ritrovarsi, accettarsi e raccontarsi. Numerosi sostenitori di Aie sul territorio hanno partecipato all’evento, tra questi Mario Sacco, presidente del Polo universitario di Asti; Eleonora Zollo, assessora alle pari opportunità e politiche sociali del Comune; Claudio Lucia, presidente dell’Ordine dei medici di Asti; Giulio Demonte, del dipartimento di Neurologia dell’ospedale Cardinal Massaia; Davide Bartolomeo Traetta, direttore del reparto di Neuropsichiatria infantile, e Giorgia Bella, ricercatrice universitaria astigiana e sostenitrice del progetto .

Altri sostenitori fra le istituzioni locali includono Andrea Bovero, sindaco di Celle Enomondo che presto ospiterà un’importante iniziativa in collaborazione con Aie, e Davide Reita, presidente del Cai di Asti, con cui Aie ha iniziato un importante dialogo. All’evento c’erano anche Alessandro Durando, dell’azienda Fratelli Durando di Portacomaro, sponsor aziendale sul territorio piemontese, e l’associazione genitori insieme che collabora per diffondere la comunicazione sul tema epilessia organizzando congiuntamente corsi nelle scuole della provincia.

«La panchina viola per l’epilessia rimarrà nel tempo un segno tangibile di solidarietà e accoglienza all’ingresso della sede di piazza De Andrè dedicata al premio Nobel Rita Levi Montalcini che, oltre ad avere origini astigiane, è un simbolo a livello mondiale nella ricerca in campo neurologico», dichiara Mario Sacco, presidente del Polo astigiano.

 

 

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