VERDUNO Domenica, con un buon bicchiere di Verduno Pelaverga nelle antiche cantine del palazzo comunale si sono concluse, a Verduno, le Giornate Fai di primavera. Circa 400 persone hanno visitato il castello sabaudo, che conserva intatta la camera di Carlo Alberto di Savoia; la chiesa settecentesca di San Michele; il Belvedere, dove un tempo sorgeva il castello medievale; il ricetto; il santuario con la casa natale del beato Sebastiano Valfrè e il palazzo comunale con le antiche cantine ristrutturate, la sala consiliare (ex teatro) con l’affresco del Savio, la sala di rappresentanza con l’antica libreria contenente la raccolta di leggi sin dal 1850 e il nuovo corridoio con le opere di Tremlett, Berruti e Spaeti, che si affaccia sul faggio pendulo di oltre 200 anni al centro della corte dedicata a Nuto Revelli.
Molto contenta dell’iniziativa, la sindaca Marta Giovannini dichiara: «Ringrazio il Fai, che già aveva appoggiato, con altri enti e fondazioni, il recupero delle cantine del palazzo comunale, per queste magnifiche giornate in cui tutti i monumenti di Verduno sono stati aperti al pubblico anche grazie alle bravissime ragazze dei licei classico e artistico che hanno presidiato, illustrato e spiegato ai tanti visitatori i luoghi storici del paese».