ALBA La sedicesima edizione delle Notti della natività si è svolta dall’8 dicembre al 7 gennaio. E, stando a quanto dichiarato da Ines Manissero, presidente del borgo San Lorenzo, ente che ha contribuito alla nascita e all’organizzazione della rassegna natalizia, non ci sarà una diciassettesima volta.
Rispolverando l’ultimo programma, oltre al grande spettacolo di luci e musiche in piazza del Duomo figurano: la preparazione, sotto i portici del Municipio, del presepe con statue artigianali; l’allestimento in via Cavour di casa Claus, residenza di Babbo Natale, elfi e renna Rudolf; l’ufficio postale del barbuto di Rovaniemi ospitato nel palazzo Banca d’Alba.
Spiega Manissero: «So che, nell’anno del quarantennale, la sorpresa più brutta l’abbiamo fatta al Comune. Ma la decisione l’abbiamo presa già al termine dell’edizione passata ed è irrevocabile. Mi sono stufata e arrabbiata per il fatto che si desse sempre tutto per scontato. Dovevamo fare tutto noi, ma almeno, in precedenza, dagli amministratori ci arrivava una pacca sulle spalle. Ultimamente, manco più quello. Ciò è inammissibile, soprattutto se si considera il fatto che, mentre tutti gli altri borghi albesi si riposavano, San Lorenzo lavorava gratuitamente per la città intera. Il contributo concesso dal Comune copriva, a malapena, le proiezioni. E pensare che, in quel periodo, fervono già i nostri preparativi per la partecipazione a Mentone e Nizza. Con tutto il rispetto, qualcosa di diverso in confronto al Carnevale del Mussotto».
L’Amministrazione comunale deve ricucire lo strappo
Nemmeno il cambio della Giunta, decretato dalle elezioni di giugno, sembra poter far tornare i borghigiani sui propri passi. «Sia il sindaco Alberto Gatto sia l’assessora Caterina Pasini hanno partecipato alle nostre iniziative, come la ricorrenza della costituzione del gruppo sbandieratori e la trasferta a Montpellier. Entrambi hanno avuto parole di stima nei nostri confronti e hanno tentato di convincerci a tornare indietro, ma ribadiamo che l’esperienza delle Notti della natività è conclusa».
L’assessora Caterina Pasini ha replicato: «Speriamo di ricucire i rapporti e di recuperare questa importante manifestazione. Ci stiamo confrontando con il borgo per trovare una soluzione».
Davide Barile