LA STORIA A Mombarcaro, nell’alta Langa, Pascoli di Amaltea è il simbolo di passione e dedizione. Arianna Marengo e Alessandro Boasso conducono un’azienda agricola che va oltre la produzione di formaggi, abbracciando la natura e impegnandosi per la sostenibilità. Entrambi, senza esperienza agricola, hanno accettato con entusiasmo la sfida della vita contadina, imparando giorno dopo giorno.
«Alessandro, a 26 anni, ha fondato Pascoli di Amaltea dopo anni in un’azienda vitivinicola biologica nelle Langhe», racconta Arianna. «Io sono arrivata nel 2013». Le sfide che affrontano sono molteplici, ma la più grande è quella di produrre formaggi di alta qualità a un prezzo equo per i consumatori e per loro stessi. Tuttavia, ogni nuova stagione porta con sé un’intensa sensazione di rinnovamento e un nuovo fervore per la scelta di vita che hanno fatto.
Raccontano i due titolari: «Coltivare le nostre terre e allevare i nostri animali seguendo i principi dell’agricoltura rigenerativa è il nostro modo di contribuire alla messa in atto della sostenibilità, e una sana economia è la diretta conseguenza di questo impegno. Crediamo nel rispetto e nella cura per questo pezzo di mondo che abbiamo il privilegio di chiamare casa. Ci ispiriamo alla tradizione delle Langhe attraverso la produzione di formaggi che appartengono alla storia e alla cultura di queste colline».
Poi, però, ci tengono a precisare: «Guardiamo anche al futuro, esplorando nuove strade come la produzione di sidro di mele, sempre con un occhio attento alla sostenibilità e al benessere del nostro ambiente. Seguiamo il ritmo naturale delle stagioni, le nostre pecore e capre pascolano libere, seguendo il metodo del pascolo razionale Voisin. Questo non solo ottimizza la produzione di erba e migliora la salute del suolo, ma ci permette anche di garantire la massima qualità del nostro latte».
Nel loro lavoro quotidiano, «il siero innesto autoprodotto è fondamentale per la fermentazione del latte, che avviene esclusivamente a crudo. Tra i formaggi che produciamo spicca la tipica toma di pura pecora, un formaggio a pasta morbida che evoca le antiche tradizioni contadine delle Langhe».
Pascoli di Amaltea incarna l’impegno per una vita sostenibile e autentica, fondata sull’amore per la terra e il rispetto per la sua storia. Quella di Arianna e Alessandro è una testimonianza radicata nell’alta Langa: un tributo alla bellezza e alla quiete di questi luoghi, e un’ispirazione per un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Sono presenti il sabato mattina al Mercato della terra in piazza Elvio Pertinace.
Bruna Bonino