ABITARE IL PIEMONTESE I simboli ufficiali del Piemonte disciplinati dalla Legge Regionale 15/2004 sono lo stemma, il gonfalone, l’inno, il sigillo, la bandiera e la fascia. In particolare, ël Drapò dël Piemont (la bandiera del Piemonte) è un emblema storico di rilevante valore che proprio quest’anno compie seicento anni. Le sue origini risalgono al 1424 ed è una delle insegne territoriali più antiche d’Italia. Questo simbolo, che ha attraversato secoli di storia e testimoniato numerosi eventi, rappresenta storia, cultura, senso di appartenenza e identità proprie del Piemonte.
La stessa parola Drapò è una voce assonante al francese drapeau (bandiera), proveniente dal latino medievale drappum (drappo), curiosamente accostabile all’indiano antico drapìh (mantello). Anche la lingua italiana annovera l’idioma drappo, che anticamente significò stoffa fine di seta, ma anche veste o abito. Nel XIX canto del Purgatorio, Dante scrive: «…dinanzi l’apria fendendo i drappi». Oggi indica per lo più un panno rasato o altra stoffa per arredamenti, quando non addirittura un simbolo identitario come una bandiera.
Cros bianca an camp ross, bòrd e lambel bleu: lo stemma di Casa Savoia con il lambello azzurro compare nel 1424, quando il duca Amedeo VIII conferisce al figlio il titolo di principe di Piemonte, che designa da subito l’erede al trono e individua per la prima volta un territorio ben preciso. Questo si estendeva all’incirca da Aosta a Nizza e comprendeva le attuali province di Torino, Vercelli e Biella. Nel Medioevo, lo stemma rosso dalla croce d’argento indicava le famiglie alleate con l’Imperatore, mentre il lambello azzurro (una sorta di rastrello con tre denti) è la sintesi grafica dei nastri frastagliati appesi all’elmo dei primogeniti.
In particolare l’azzurro richiama il colore dinastico dei Savoia dal 1366, quando Amedeo VI, partendo per la crociata indetta da Papa Urbano V, volle che sulla sua ammiraglia sventolasse una bandiera azzurra seminata di stelle d’oro e con l’immagine della madre di Gesù accanto allo stendardo sabaudo. Se oggi la Nazionale italiana porta ancora il colore azzurro, è una chiara dedica ai Savoia, a loro volta ispirati dalla devozione mariana.
Paolo Tibaldi