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Abitare il piemontese: la parola della settimana è Livȓàje

Significa: Festa di compimento di un lavoro che richiede reciproco aiuto tra i membri della comunità

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ABITARE IL PIEMONTESE La festa è un fatto sociale totale, un momento d’interruzione del tempo lavorativo. Nel mondo rurale, molte festività che conosciamo oggi hanno origine durante i momenti di passaggio stagionale. Il noto antropologo Valerio Valeri sostenne che: «…la festa è una qualsiasi attività rituale correlativa dell’organizzazione sociale del tempo». È di una festa speciale che parliamo questa settimana: Livȓàje è il suo nome. Si tratta di una pratica significativa della civiltà contadina, volta a decretare la fine di una certa attività agricola o artigianale che ha richiesto tempo, impegno e collaborazione. Un momento di effervescenza collettiva, mediante l’esplicazione di riti e rituali che reinseriscono l’individuo nel contesto sociale.

Livȓàje è un sostantivo preso in prestito dal verbo livȓè (o lëvȓé) che significa terminare, ultimare, compiere. Non è sbagliato ricondurlo al francese livraison, che significa proprio consegna, a sua volta dal latino liberare (terminare). Alcune parole correlate sono livȓà (compimento), livȓansa (mandato di pagamento, paga dei soldati), luvȓà (parte consegnata), livreȓa (inaugurazione di una casa). Persino la livrea, l’uniforme fornita ai dipendenti, arriva dal francese livrer: fornire, consegnare, mandare.

Con la bàgna cauda, per esempio, si celebrano le livȓàje, il compimento della vendemmia o di un lavoro che richiede reciproco aiuto tra i membri della comunità, come anche la costruzione di un edificio. Le famiglie erano molto numerose e lo scambio tra parenti e vicini era consueto, c’era sincera solidarietà. La vendemmia, oltre che impegnativa, ha sempre rappresentato un traguardo importante per il lavoro in vigna, al punto da richiamare le gioiose livȓàje al momento della conclusione: cene animate da musiche e canti, con la bàgna cauda a fare da trionfo gastronomico, accompagnata dal vino nuovo, le verdure classiche e magari alcune primizie. Le caratteristiche antropologiche delle livȓàje sono la condivisione: la presenza fisica di un gruppo di persone accomunate da un’esperienza, unite da stati d’animo, impegno e significati. I partecipanti sono coinvolti emotivamente, gioiosi e rispettosi dei simboli chiave del loro ritrovo.

Paolo Tibaldi

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