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All’Asl di Asti sabato ci sarà un convegno sui percorsi per mettere di fumare

All'Asl di Asti sabato ci sarà un convegno sui percorsi per mettere di fumare

ASTI La dipendenza dal fumo si può vincere. Nei paesi occidentali, il fumo costituisce la prima causa di morte evitabile e uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie tumorali, cardiovascolari e respiratorie.

In Italia, risultano attribuibili al fumo di tabacco dai 70mila ai 90mila morti all’anno. A livello mondiale, sono 8 milioni i decessi annui provocati dal consumo di tabacco, mentre si ritiene che l’esposizione al fumo passivo sia dannosa per la salute, causando annualmente circa 1,2 milioni di morti.

Per vincere tale dipendenza, l’Asl di Asti offre un percorso integrato: per illustrare metodi e cure del Centro antifumo dell’Azienda sanitaria locale, si terrà un convegno sabato 9 novembre al polo universitario Rita Levi Montalcini di Asti. L’evento, in programma dalle 8 alle 13.15, è stato organizzato su iniziativa dell’associazione Aquilante Aps di Asti, presieduta da Anna Maria Scarrione, ed è indirizzato a medici, infermieri, psicologi, educatori professionali e studenti (iscrizioni sulla piattaforma Ecm della Regione Piemonte).

La locandina del convegno

Rivolgendosi ai Centri anti fumo dell’Asl At, è possibile ricevere interventi terapeutici personalizzati, che prevedono l’integrazione della terapia farmacologica, volta a ridurre i sintomi fisici e psicologici dell’astinenza (mancanza di tabacco), con colloqui di sostegno al cambiamento della gestualità e delle abitudini legate al fumare. All’interno del percorso, è possibile partecipare, inoltre, al gruppo  Mindfulness, pratica che si è dimostrata efficace nel favorire un maggiore controllo dell’impulso a fumare e utile, quindi, a prevenire le ricadute.

Nell’ultimo anno, su 141 persone che hanno portato a termine il trattamento, 98 hanno smesso di fumare, mentre le altre hanno comunque ridotto il numero di sigarette consumate giornalmente.

«Chi ce l’ha fatta dice che abbandonare il fumo è stato un po’ come rinascere: fa sentire più forti, più sicuri e liberi, rende orgogliosi e felici e si sta meglio fisicamente fin da subito», riferiscono gli operatori dell’Asl.

Il Centro anti fumo  vede lavorare, fianco a fianco, medici, psicologi, educatori e infermieri. Le sedi sono 3, a cui si accede direttamente senza impegnativa del medico curante: ad Asti, all’ospedale cardinal Massaia e in via Baracca 6 (per informazioni e appuntamento, telefoni 335-14.17.222 e 0141-48.28.17 da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16); a Nizza Monferrato, al terzo piano del presidio territoriale ex ospedale San Spirito (telefoni 0141-48.34.14  e 0141-48.34.06 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.15).

Manuela Zoccola

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