
ASTI-CUNEO I pilastri, gli operai al lavoro, la mappa con il progetto: è stata organizzata oggi, 17 marzo, una visita al cantiere dell’ultimo lotto dell’Asti-Cuneo, il 2.6 A da Cherasco ad Alba, su iniziativa di Confindustria Piemonte e dell’Unione industriale di Cuneo. L’obiettivo rimane quello di «completare i lavori e rendere percorribile l’autostrada a dicembre del 2025 per poi concludere alcune opere complementari entro aprile 2026», come ha ricordato Valter Re, responsabile per la società concessionaria. «Un’opera possibile», se non ci saranno intoppi. Ma non con i tempi annunciati dal ministro Matteo Salvini.
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Il vicepresidente della Provincia di Cuneo, Massimo Antoniotti, era presente al sopralluogo e ha dichiarato: «Era importante vedere lo stato dei lavori, che procedono: la percentuale di realizzazione degli interventi è del 20% e la data di fine anno è più che attuale. Nel cantiere stanno lavorando oltre 150 persone, 60 mezzi d’opera. Perciò siamo fiduciosi».
Sulle opere complementari ha detto: «Lavoriamo anche su questo, non abbiamo mai smesso di farlo. Il tavolo di supporto tecnico organizzato della Regione oggi permette a tutto il territorio di dialogare. Come Provincia abbiamo fatto da coordinatori con gli amministratori e questo impegno ha già dato tanti frutti sulla mitigazione ambientale e sulle opere di adduzione. Il territorio si è sempre fatto trovare compatto: l’obiettivo era di realizzare un’opera funzionale e bella esteticamente, andando a risolvere i problemi di viabilità. Ora ci aspetta un grande lavoro di progettazione, inizieremo un tavolo ulteriore con gli amministratori locali e andremo avanti per tutto l’anno fino al compimento».
Beppe Malò
