
BRA Su impulso della maggioranza di centrosinistra (composto dai gruppi Partito democratico, Impegno per Bra, Bra bene comune, Ambiente e solidarietà, Bra è viva), il Consiglio comunale di Bra ha approvato una mozione che chiede con forza la riattivazione in tempi brevi del servizio ferroviario passeggeri sulla tratta Bra-Cavallermaggiore, sospeso dal 2020 e attualmente sostituito da un servizio bus ridotto e poco efficiente. Una riapertura che si ritiene urgente e strategica, da realizzarsi da subito con convogli diesel, in attesa di futuri interventi strutturali come l’elettrificazione della linea.
Nella mozione si legge che la tratta Bra-Cavallermaggiore è parte integrante del Servizio ferroviario metropolitano e costituisce un nodo fondamentale per l’interconnessione del territorio, soprattutto in relazione alle coincidenze con i treni regionali veloci verso Cuneo, Savona, Ventimiglia e Torino.
Fino al 2020 c’erano 16 coppie di treni al giorno
La linea, prima della chiusura, era servita da 16 coppie di treni giornalieri, garantendo puntualità, frequenza oraria e un servizio affidabile oggi sostituito da sole 6 coppie di bus con ampi intervalli, anche di 5-6 ore. La mozione sottolinea come la soppressione del servizio su rotaia abbia determinato gravi difficoltà per studenti, lavoratori e pendolari, costretti a ricorrere all’auto privata o a percorsi alternativi più lunghi e onerosi.
L’attuale servizio su gomma non garantisce le coincidenze necessarie a Cavallermaggiore e soffre di forti ritardi causati dal traffico locale, dai passaggi a livello e da
interferenze lungo il percorso.
La linea ferroviaria è tecnicamente attiva, come dimostrato dal transito dei treni merci verso il raccordo industriale Bra-Cherasco, e non necessita di investimenti infrastrutturali immediati per il ripristino del servizio viaggiatori. L’obiettivo dichiarato del Comune è quello di avviare una ripartenza concreta oggi, senza attendere l’elettrificazione futura, che potrà comunque rappresentare un passaggio successivo per migliorare efficienza e sostenibilità.
In un territorio come quello braidese che sta vivendo una profonda trasformazione – con l’apertura del nuovo ospedale di Verduno, il cantiere della nuova scuola superiore finanziata dal Pnrr e l’attività crescente dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo – il rilancio del trasporto ferroviario si configura come una risposta coerente e necessaria per sostenere la crescita e promuovere una mobilità accessibile e integrata.
Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a proseguire il confronto con Regione Piemonte e Rfi per ottenere la riattivazione della linea e a rafforzare il coordinamento con gli altri Comuni interessati, le associazioni, i pendolari e tutti gli attori locali per sostenere una battaglia che riguarda l’intero territorio.
