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Autostrada Asti-Cuneo, le domande di Uniti per Alba

Autostrada: lavori spediti tra Roddi e Verduno ma servirà qualche mese in più per finirli 2

ALBA Dopo la relazione dell’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero anche Uniti per Alba, gruppo che raduna le opposizioni in Consiglio comunale, pone alcuni interrogativi riguardo gratuità e pedaggi su autostrada e tangenziale nei dintorni di Alba.

«Il 3 aprile il ministro Salvini accompagnato dal governatore Cirio ha partecipato alla non inaugurazione di una corsia tratto autostradale fino a Verduno», spiega Uniti per Alba.

Questi gli aspetti delicati in attesa di risposte e spiegazioni, nella nota delle opposizioni.

1) la gratuità della tratta Baraccone-Verduno. Al momento non è prevista. Lo scorso anno come gruppi di opposizione abbiamo proposto un Ordine del Giorno votato all’unanimità. La nostra voce non è stata presa in considerazione. Crediamo opportuno continuare a insistere su questo importante punto in modo da evitare intasamenti di Corso Asti;

2) l’uscita di Verduno verso l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero sarà gratuita? E se sì come?

3) il sistema free flow è un sistema complicato e poco accessibile a chi non ha dimestichezza con i sistemi informatici. Il rischio è trovarsi a pagare multe salate (si stima tra 85 e 338€) per ogni passaggio. Dove si è applicato questo sistema le contestazioni e il disagio sono all’ordine del giorno. Non può essere questa una soluzione adeguata per un’opera attesa da molto che, per ora, vede il solo gestore guadagnare qualcosa;

4) che ne sarà della pista ciclabile al momento interrotta a causa del cantiere? Siamo pienamente consapevoli della risorsa che quel tratto ciclabile può rappresentare e che si inserisce in un percorso più lungo. Il rischio è di perdere un importante tratto di mobilità alternativa ed ecologica;+

5) a che punto siamo con l’ter autorizzativo del lotto 2.6A che comprende anche l’adeguamento della tangenziale di Alba? Abbiamo letto, ma non vi è traccia delle 31 prescrizioni del ministero della cultura. E il parere del ministero dell’ambiente?
Vediamo una gran fretta di terminare un’opera che rischia di essere un boomerang se mal gestita come stiamo vedendo. Nella prima Commissione consiliare del 5 aprile  abbiamo posto questi interrogativi senza ottenere risposte chiare avallate da documenti.

 

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