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Imu: un aiuto per calcolarla

Al via gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione civica per informare i contribuenti braidesi sulla nuova imposta

TASSE – L’Amministrazione comunale braidese, come anticipato nelle scorse settimane da Gazzetta, si prepara ad aiutare i contribuenti a conteggiare l’importo dell’Imu (l’Imposta municipale unica) da versare, anche se il compito si presenta tutt’altro che semplice. Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato il decreto fiscale e ora si attende il regolamento attuativo. Il tanto decantato Governo tecnico è riuscito a creare un meccanismo di calcolo dell’imposta che in fatto di complicazioni ha nulla da invidiare ai peggiori pasticci dei governi politici.
«Nei giorni prossimi terremo una serie di incontri, nei quartieri di Bra, per illustrare impostazioni, modalità di calcolo, aliquote e le norme del regolamento comunale in materia di Imu», spiega il sindaco Bruna Sibille. «Le serate di approfondimento mirano a informare quanta più popolazione possibile e sono organizzate in stretta collaborazione con i comitati di quartiere e frazione».
Il Comune intende anche attivare una “calcolatrice” sul sito Internet del Comune, che permetta di inserire i dati dell’immobile e determinare l’imposta da versare, oltre a dare un aiuto ai cittadini per ottenere i dati catastali aggiornati.
A rendere particolarmente farraginoso il calcolo concorrono diversi elementi. Per prima cosa sarà necessario rivalutare due volte la rendita catastale (del 5% e poi del 60%) e poi occorrerà applicare l’aliquota (diversa a seconda della tipologia di fabbricato). Il versamento si potrà fare in due o tre rate per la prima casa, mentre in due sole rate per gli altri immobili. La prima rata (entro il 18 giugno) si verserà calcolando l’aliquota base del 4 per mille per la prima casa e del 7,6 per mille per gli altri immobili, salvo poi dover calcolare il conguaglio al momento di pagare la seconda rata, se il Comune applica aliquote diverse da quelle base. Ma non basta, l’Imu dovrebbe essere un’imposta municipale, però si verserà con il modello F24 e quindi tutto andrà direttamente alla tesoreria dello Stato, compreso il gettito della prima casa, per legge destinato al Comune (e i sindaci stanno protestando sull’argomento). Per quanto riguarda poi gli altri immobili, il cittadino dovrà anche fare il contabile per conto dello Stato, visto che nell’F24 dovrà indicare separatamente la porzione destinata al Governo centrale (il 3,8 per mille) e quella destinata al Comune. Insomma, un vero guazzabuglio per uscire dal quale il Comune tenta di dare una mano ai cittadini.

Diego Lanzardo

foto Marcato

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