Ultime notizie

Il mosaico ritrovato

ALBA POMPEIA Gazzetta ha già parlato del mosaico romano di Acqui Terme, ritrovato da Egea. Sarà il Gruppo albese a ospitare, sabato 20 nella sede di corso Nino Bixio, il workshop Tessere del passato, organizzato dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e dal Museo antichità egizie con la collaborazione di Egea e il patrocinio di Alba e Acqui. Nel corso del convegno, cui parteciperanno studiosi ed esperti, si intreccerà il legame tra le due città piemontesi unite dai ritrovamenti di epoca romana. «Sono numerosi i progetti che l’Amministrazione promuove per riportare alla luce e valorizzare il suo ricco patrimonio archeologico», conferma il sindaco Maurizio Marello. «Ne sono un esempio l’apertura dei percorsi sotterranei, i restauri, le mostre e il costante lavoro di divulgazione svolto dal Museo».

Ma qual è lo stato dei ritrovamenti in città e quali sono i siti visitabili? Lo abbiamo chiesto a Luisa Albanese, direttrice del civico museo Eusebio.

«Gli scavi archeologici effettuati negli ultimi anni a cura della Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte ci hanno restituito numerose e preziose testimonianze di Alba Pompeia, anche se sono ancora piuttosto scarsi i ritrovamenti di mosaici e pavimenti, in particolare decorati o figurati. Gli unici due pavimenti a mosaico conservatisi per una certa ampiezza non sono purtroppo visibili: uno, costituito da un fondo in tessere bianche e decorato con una doppia cornice di tessere nere, si trova in un’abitazione privata in vicolo Cerrato, l’altro individuato nel 1990 sul lato meridionale di piazza Marconi, presso l’angolo con via Vernazza, dopo essere stato accuratamente documentato, è stato reinterrato e tuttora giace al di sotto della piazza in attesa di un auspicato recupero alla pubblica fruizione. Questo è sicuramente il più interessante di quelli finora rinvenuti, perché la parte centrale del pavimento presenta un motivo decorativo a crocette in tessere nere e una fascia a mosaico con girali di acanto in tessere bianche su fondo di tessere nere. Entrambi i mosaici abbellivano i pavimenti di alcune delle case della città romana e testimoniano il gusto e le scelte decorative dei cittadini di Alba Pompeia tra primo e secondo secolo dopo Cristo».

Molti altri mosaici si trovano ancora sotto i nostri piedi. Tra questi anche pavimenti in lastre di marmo che decoravano gli edifici e gli spazi pubblici della città romana. Parte dei pavimenti dell’orchestra del teatro, i cui resti murari sono visitabili nell’area archeologica sotto la chiesa di San Giuseppe, sono esposti presso il museo Eusebio. Nell’area archeologica sotto la Cattedrale, di recente aperta al pubblico, è invece visibile la porzione di un pavimento pertinente a un edificio pubblico collegato al Foro romano.

Elisa Giordano

Banner Gazzetta d'Alba