ALBA Nessun illecito penale è stato commesso nella realizzazione del nuovo ospedale di Verduno. È quanto ha stabilito il Gip del Tribunale di Asti, che la settimana scorsa ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta nata dall’esposto presentato in maggio alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica dal Movimento 5 stelle.
Nel documento i grillini chiedevano che finalmente si facesse «luce sulla infausta scelta del sito, instabile geologicamente, e sul continuo aumento dei costi nel corso dei lavori». Dal canto loro i vertici dell’Azienda sanitaria si sono sempre mostrati tranquilli.
«Il procedimento», commenta l’avvocato Roberto Ponzio, incaricato dall’Asl di seguire la vicenda, «è stato archiviato senza che nessuno sia stato iscritto nel registro degli indagati. Trattasi infatti di una vetusta pseudo-notizia di reato, casualmente riproposta alla vigilia di una campagna elettorale. L’esposto lamenta condotte e descrive fatti che non hanno alcuna rilevanza penale. Dovrebbe essere evidente a tutti che eventuali scelte sbagliate nell’individuazione del sito con conseguente aggravio di costi, non possono certo essere addebitate alla dirigenza dell’Asl che ha, invece, sempre agito con correttezza e tenuto comportamenti intemerati».
«Paradossalmente – conclude il legale – la pendenza di un procedimento penale avrebbe potuto ulteriormente rallentare se non addirittura bloccare l’iter dell’opera già così tormentoso: il rischio è stato scongiurato dalla rapidità con cui la magistratura si è pronunciata».
Per quanto concerne invece gli aspetti politici e finanziari della questione, sarà ora la Corte dei conti a doversi pronunciare.
Il Movimento 5 stelle comunque non demorde. E così, all’indomani dell’incontro promosso il 24 settembre scorso dal Rotary club di Alba proprio sul tema del nosocomio di Verduno, il consigliere regionale Mauro Campo è tornato all’attacco pretendendo risposte certe sulle spese sostenute e su quella ancora da sostenere per arrivare al completamento del nuovo presidio sanitario.
ro.bu.