Cristiano De Andrè: canterò sul Belvedere

LA MORRA. Sabato scorso è stata assegnata a La Morra la cittadinanza onoraria a Cristiano De Andrè e, postuma, a suo padre Fabrizio. La manifestazione si è svolta nel salone polifunzionale alla presenza del sindaco Maria Luisa Ascheri, delle associazioni del paese e delle “Lamorresine”. È stata una cerimonia toccante nella quale sono riemersi ricordi d’infanzia di Cristiano, il quale trascorreva le vacanze estive in villeggiatura con i nonni sul Belvedere.

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«Arrivare qui e sentire il profumo di questa terra mi fa pensare a me bambino, a un ruzzolone dal fienile, ai nonni che per primi mi hanno portato a conoscere La Morra e le campagne dei dintorni», sono state le prime parole di Cristiano. Il legame tra la famiglia De Andrè e La Morra è stato ricordato sia dallo scrittore Luigi Viva, autore della biografia “Non per un Dio ma nemmeno per gioco: vita di Fabrizio De Andrè”, sia dal sindaco. La prima chitarra è stata regalata a Faber proprio in paese, dall’amico Pierfranco Bertone. Alcuni lamorresi hanno portato alla luce ricordi del passato legati sia a Cristiano che a Fabrizio, andando a ripescare avvenimenti della vita quotidiana.  Tutte le associazioni sono salite sul palco e alcune hanno donato un ricordo del paese a Cristiano.
Purtroppo non è stato possibile ascoltare la voce del cantante, in quanto affetto da una leggera tracheite, ma Cristiano De Andrè ha annunciato di voler fare un concerto a maggio in piazza Castello per tornare ancora una volta nel paese che lo ha accolto e riabbracciato calorosamente. «Ho dei ricordi vaghi poiché ero molto piccolo quando i miei nonni mi portavano in vacanza a La Morra. Ricordo il Belvedere e la gioia che provavo quando mio nonno mi comunicava che ci saremmo andati. Era una festa. Ricordo i profumi della campagna che mi accoglievano quando arrivavo bambino e che ritrovo oggi», ha aggiunto l’artista visibilmente commosso.
Erica Oberto

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