ALBA A quattro anni ha trovato la sua vocazione che, grazie all’Inapli, trasforma nel suo lavoro. Lido Ferrari, nato e cresciuto a Lequio Berria, ancora bambino infila un cercafase e un cacciavite in una presa di corrente. Da lì il suo sogno: fare l’elettrotecnico. L’Inapli è la naturale risposta al suo desiderio. Nella sua mente le parole del direttore don Gianolio, una tra le altre: disciplina di ferro. «Il laboratorio era il mio regno, non dimenticherò mai il M20 Olivetti, il primo computer entrato a scuola», ricorda Ferrari.
Al fianco dello studio sui banchi, Ferrari abbina l’attività di libero professionista. Diplomato perito elettrotecnico all’istituto internazionale di Torino, riceve l’inaspettata telefonata di don Gianolio. «Ho iniziato così a svolgere il ruolo di insegnante di elettrotecnica. Per quindici anni ho diffuso nelle aule il mio vangelo: “Elettrotecnica generale” di Olivieri Ravelli, un volume fittissimo che ancora oggi conservo nella mia libreria di casa come reliquia», racconta Ferrari.
Oggi Lidio Ferrari è responsabile di progettazione elettrica e membro del consiglio di amministrazione di Beb Automation, società albese leader nell’automazione industriale ma non può dimenticare i primi confronti politici con gli insegnanti, la passione per la Juve coltivata con i compagni di classe, le profonde amicizie nate in quegli anni e la prima cotta verso quella ragazza vicina d’aula a cui non ha mai avuto il coraggio di chiedere il numero. Tutto questo avvenuto in strada Castelgherlone 2A.