STORIE La commemorazione dei 135 anni di attività di Gazzetta d’Alba è per noi Paolini – ma anche per tutta la Famiglia paolina – un evento che non ci fa solo ammirare il lungo sentiero di un giornale che ha vissuto dei periodi di successo e altri di difficoltà, ma che ci fa anche ricordare con memoria grata che questo settimanale è all’origine stessa della nostra realtà carismatica.
Infatti, quando nell’ottobre 1913 il beato Giacomo Alberione, nostro fondatore, divenne il suo direttore e proprietario, la cosiddetta “buona stampa” entrò in modo concreto e dinamico nella sua vita. Sarà appena l’anno successivo, nell’agosto 1914, che tale fatto verrà sigillato con la nascita ufficiale di quella che oggi è la Società San Paolo, la congregazione i cui membri sono comunemente chiamati Paolini. Assumendo la responsabilità diretta di Gazzetta d’Alba nel 1913, don Alberione intuì che Dio gli stava donando proprio quello strumento, che lo avrebbe indirizzato a una missione particolare. È l’inizio del consolidamento di un desiderio, che aveva nutrito fin nell’adolescenza: quello di fare qualcosa per il Signore e per l’umanità del suo tempo. Così, la realtà del giornalismo diventa l’inizio di tale prodigioso sogno.
Non possiamo dimenticare che il giornale albese sarà la base di una missione che diventerà sempre più ampia, estendendosi via via pure all’attività editoriale, a quella cinematografica (con la San Paolo film), radiofonica e televisiva. Una missione che, sempre sotto la guida del fondatore, andrà oltre le frontiere del territorio italiano, arrivando a molte nazioni e portando nei cinque continenti i più moderni mezzi per evangelizzare.
In modo particolare, Gazzetta d’Alba rappresenta allo stesso tempo il legame dell’Alberione con la diocesi che lo accolse da giovane seminarista e un esempio luminoso di come i Paolini possono collaborare al servizio della Chiesa locale, secondo il loro proprio specifico apostolato. Tale giornale costituisce la realizzazione concreta, per mezzo della professione giornalistica, dell’ideale paolino di contribuire a formare una mentalità nuova nella società, a darle un indirizzo nuovo, parlando non solo di religione, ma di tutto sempre in modo cristiano.
Nella celebrazione dei 135 anni di Gazzetta d’Alba va il nostro grato e caro ringraziamento ai Paolini, ai professionisti e collaboratori tutti, del presente e del passato, che hanno donato a questo giornale il loro prezioso contributo lungo tutti questi decenni. Ugualmente il nostro “grazie” va alla Chiesa diocesana di Alba per il suo costante appoggio, a tutti i lettori e lettrici del settimanale e a quanti con la loro fiducia e sostegno aiutano ancor oggi a consolidare una lunga storia giornalistica che, in qualche modo, tocca tutti noi.
don Valdir José De Castro,
superiore generale
della Società San Paolo