Imposte comunali non pagate: recuperati oltre 630mila euro

Oltre 600 firme per dire no alla sala scommesse

BRA L’Amministrazione civica braidese in poco più di un anno ha recuperato oltre 630mila euro di tasse e imposte non pagate.
Circa quindici mesi fa il Comune di Bra avviava l’attività di recupero di quanto non riscosso dalla Gec, la società cuneese per molti anni concessionaria dei servizi di riscossione sotto la Zizzola, ora in liquidazione. L’incarico per tutti i crediti precedenti al 2015 è stato affidato alla società Assist di Torino.
Intanto circa un anno fa lo stesso Comune rinunciava alla rottamazione delle cartelle prevista dal Governo e che sarebbe stata possibile per tutti i crediti oggetto di ingiunzioni fiscali notificate tra il 2000 e il 2016, perché, come spiega l’assessore alle finanze Gianni Fogliato: «Ci è sembrato non corretto discriminare quanti hanno assolto nei tempi e nei modi dovuti i loro obblighi nei confronti del Comune, andando ad avvantaggiare chi da più tempo è moroso, per provvedimenti tutti già divenuti esecutivi. È un principio di correttezza e di regolarità contributiva cui non vogliamo derogare».
I numeri relativi ai crediti precedenti al 2015 sono molto grandi: 37.600 i debitori coinvolti per un valore di 6,5 milioni di euro non pagati (multe, Tassa rifiuti, Imu, canoni, ecc.). Va detto che si tratta di una cifra sulla carta, perché una grossa parte di questa somma assomiglia molto alle sofferenze delle banche ed è assai difficile recuperarla. Inoltre una larga fetta è andata in prescrizione con il passare del tempo.
Sul totale, il 50 per cento è rappresentato da sanzioni per violazioni al codice della strada, il 40 per cento da tasse e imposte comunali (Tassa rifiuti, Tasi, Imu, ecc.), mentre il restante 10 per cento raccoglie varie voci.
Intanto, per i crediti accumulatisi dal 2015 in poi il recupero è stato affidato alla Maggioli tributi di Sant’Arcangelo di Romagna.
Nel dettaglio quanto recuperato negli ultimi quindici mesi risulta così ripartito: Ici/Imu, 162.127,14 euro; Tarsu/Tares/Tari, 194.440,70; multe, 107.279,50; servizi scolastici, 52.505,96 (tutte le voci riguardano il periodo dal 2015 in poi); per quanto riguarda invece i crediti ex Gec (precedenti al 2015) la somma è di 115.656,74 euro.
Sottolinea l’assessore Gianni Fogliato: «Il recupero dei crediti ha un aspetto etico, perché ognuno ha il dovere di partecipare al sostegno dell’attività comunale, e uno finanziario, perché in un periodo di limitate risorse è nostro dovere recuperare ogni fonte di gettito».
L’attività delle due società addette alla riscossione viene supervisionata dagli uffici comunali «perché», conclude Fogliato, «questa attività deve essere condotta con il massimo rispetto per i cittadini. Inoltre alcune modifiche regolamentari apportate ci permettono di dilazionare il pagamento fino a 24 mesi per chi non può versare tutto in una sola volta».
L’opera, nelle varie tipologie di recupero, è appena iniziata e quindi il Comune conta sull’arrivo di altre risorse.
Diego Lanzardo

Banner Gazzetta d'Alba