PORTACOMARO D’ASTI Si chiamava Marco Massano il geometra ucciso nella mattinata di giovedì 9 novembre, intorno alle 10.30, a Portacomaro, in via Asti, dove si era recato per eseguire una perizia preliminare per un pignoramento su incarico del Tribunale. Il tecnico ha trovato ad aspettarlo Dario Cellino, 91 anni, ex titolare di un mobilificio, che gli ha immediatamente sparato due colpi, con una pistola regolarmente dichiarata, colpendolo con una pallottola mortale al petto, mentre l’altro colpo non ha raggiunto la vittima.
L’omicida si è quindi barricato in casa minacciando chi cercava di avvicinarsi – compresi i volontari della Croce verde che prima di poter soccorrere Massano si sono dovuti rifugiare nell’ambulanza – prima di arrendersi ai Carabinieri che l’hanno condotto in caserma. Pare vivesse in condizioni di degrado, insieme alla figlia di 57 anni, nella casa che sarebbe stata oggetto della valutazione; anche la donna era presente nell’abitazione, a letto. Massano, di 44 anni, viveva nel torinese insieme alla moglie e ai due figli. È spirato all’ospedale di Asti.
Adriana Riccomagno