Bra-Castellinaldo lungo i sentieri di fratel Bordino

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PELLEGRINAGGIO Il pellegrinaggio Bra-Castellinaldo, sui passi del beato fratel Luigi Bordino, è giunto alla quinta edizione e si è tenuto sabato 15 giugno. Questo evento ricorda il viaggio compiuto a piedi da Castellinaldo a Bra da Andrea Bordino nel lontano 1946, dopo il ritorno dalla guerra e dalla prigionia, ormai deciso a intraprendere la vita religiosa tra i fratelli del Cottolengo. Il percorso (25,8 chilometri) si snoda tra boschi e vigneti del Roero per giungere al pilone del beato nel tardo pomeriggio.

Ecco una carrellata fotografica della giornata.

Quel “noviziato in Siberia” durante la drammatica campagna di Russia

LA SUA VITA Andrea Bordino è nato il 12 agosto del 1922 a Castellinaldo. A soli 19 anni viene nominato presidente dell’Azione cattolica locale. Nel gennaio 1942 è arruolato nell’artiglieria alpina della Cuneense e il 15 agosto, con il fratello Risbaldo, parte per la Russia.

Il 26 gennaio 1943 i fratelli Bordino cadono prigionieri. Inizia la lunga notte nei gulag sovietici, cui seguirà l’ancora più drammatica ritirata. C’è chi parla di “noviziato in Siberia” e non c’è dubbio che siano stati l’orrore di quella tragedia condivisa col fratello e il miracolo di averla scampata a far maturare in Andrea la decisione della vita.

Poco dopo essere tornato a casa, Andrea va a Torino ed entra a far parte della Piccola casa della divina Provvidenza. Indossato l’abito religioso, assume il nome di fratel Luigi della Consolata. Una grave malattia lo porterà alla morte il 25 agosto 1977.

Il 12 aprile del 2003 papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato venerabile e il 2 maggio del 2015 papa Francesco concede che sia proclamato beato.

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