Il collettivo albese Chiamatemi Ismaele al festival letterario di Chambery

ALBA Una delegazione del collettivo albese di lettura e scrittura Chiamatemi Ismaele ha partecipato ai lavori del prestigioso Festival letterario du premier roman di Chambery, giunto alla trentaduesima edizione. In occasione della kermesse culturale, svoltasi nel capoluogo della Savoia dal 22 al 26 maggio, gli esponenti del gruppo hanno incontrato e intervistato Silvia Ferreri, giovane autrice e giornalista milanese che col suo romanzo d’esordio La madre di Eva ha vinto la sezione italiana del festival.

Il collettivo albese Chiamatemi Ismaele al festival letterario di Chambery
Il collettivo albese Chiamatemi Ismaele al festival letterario di Chambery

«Dopo una lunga ricerca e vari colloqui sia con medici e psicologi italiani e stranieri sia con persone che hanno realmente affrontato l’esperienza narrata – ha dichiarato  Ferreri – ho deciso di affrontare in maniera realistica il delicato tema del rapporto tra una madre accudente e una figlia con disforia di genere.  Il libro è scritto tutto in prima persona: l’io narrante è la stessa madre che, mentre veglia dolcemente la figlia diciottenne, che sta affrontando l’operazione di rettificazione del genere in una clinica serba, ripercorre con molta passione e un briciolo di morbosità le vicende biografiche di Eva, ormai pronta a diventare Alessandro.  Il romanzo ha avuto una lunghissima gestazione perché era necessario che io fossi completamente informata sull’argomento, ancora poco conosciuto in Italia; il primo titolo ipotizzato era Dio ha dimenticato Alessandro, ma è stato successivamente cambiato perché volevo mettere in risalto il modo in cui la protagonista concepisce la maternità. Mi sono ispirata allo stile di Elsa Morante, Natalia Ginzburg e Oriana Fallaci, maestre della letteratura che io reputo ancora molto attuali nelle forme e nei contenuti».

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Chi volesse rimanere aggiornato sulle attività del gruppo di lettura Chiamatemi Ismaele può consultare la pagina Facebook @ismaelealba.

Bruna Bonino

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