A Verduno si sta finendo di allestire l’ospedale

Ospedale di Verduno: incontro per conoscere tutte le novità

SANITÀ Secondo gli annunci della Regione e dell’Asl Cn2, si avvicina la data di apertura del nuovo ospedale di Verduno, che dovrebbe iniziare ad accogliere pazienti, medici e personale ospedaliero entro i primi sei mesi del 2020, all’incirca verso giugno.

Se si considera che la prima pietra per l’ospedale è stata posata il 4 dicembre 2005, con apertura prevista per giugno 2010, il ritardo è di dieci anni. Una struttura fortemente criticata fin da subito per la sua posizione, in particolare a causa del problema della strada d’accesso. Senza dimenticare la scelta di privare due città dei rispettivi nosocomi in centro, per accentrare il servizio sanitario in un unico luogo fuori mano.

Ma oggi il nuovo ospedale, per quanto ancora percepito come un’entità lontana dalla maggior parte dei cittadini, è una realtà: 11 piani, tra esterni e interrati, e nuove discipline mediche che andranno ad aggiungersi a quelle esistenti, come l’oncologia ginecologica e la nutrizione clinica. L’obiettivo è migliorare il servizio offerto alla cittadinanza, trasformando il nuovo ospedale in un’eccellenza. A tal proposito, un ruolo fondamentale ha avuto la fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra, che, dal 2008 a oggi, ha donato all’Asl beni per un valore complessivo di 23 milioni e 450mila euro.

Tra questi, la radioterapia, l’arredo di tutte le stanze del nuovo nosocomio e l’allestimento delle 11 sale operatorie di ultima generazione.

Sullo stato dei lavori, spiega il direttore dell’Asl Cn2 Massimo Veglio: «Per diverse aree, l’allestimento è già terminato: la cucina è finita, come anche il reparto della dialisi. È già stata installata anche una Tac e nel frattempo si sta proseguendo a ritmo serrato su tutti i piani. La novità è che è quasi terminata la fase delle certificazioni per l’agibilità della struttura, che ci consentiranno di accelerare la fase degli allestimenti».

E mentre il nuovo ospedale è in dirittura di arrivo, si cerca di vendere il San Lazzaro di Alba, il Santo Spirito di Bra e l’ambulatorio di via Goito, sempre a Bra. Dopo il fallimento della prima asta, con nessuna offerta pervenuta, l’Asl ha deciso di riprovarci con la stessa formula. Non si procederà con la vendita separata dei tre lotti, ma con la vendita congiunta. Invariata anche la base d’asta: 21milioni e 150mila euro. Secondo la perizia, questo il valore dei singoli immobili: 13 milioni per il San Lazzaro, 7 milioni e 500mila per il Santo Spirito e 650mila euro per l’ambulatorio di via Goito. Per partecipare all’asta, bisognerà presentare la documentazione entro le 16 del 31 marzo.

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba