Case di riposo dell’Asl Cn2: i primi tamponi certificano 297 contagi e 41 decessi

Il trasloco da Alba e Bra partirà il 21 giugno

ASL CN2 Ormai è chiaro: sono le residenze per anziani il luoghi in cui il coronavirus si è diffuso con maggiore violenza in Piemonte, come è accaduto in Lombardia. La Regione prosegue il suo monitoraggio e rende noto i dati aggiornati. Prima di tutto, si continua a aumentare il numero dei tamponi su ospiti e personale, che al 20 aprile sono 20mila e 642, effettuati in 588 strutture, circa l’80 per cento del totale delle 750 rsa piemontesi.

Per quanto riguarda gli esiti, il 35 per cento degli ospiti è risultato positivo al Covid-19, così come il 23 per cento del personale. In base ai dati aggiornati dell’Asl Cn2, sul nostro territorio sono stati effettuati più di mille tamponi, in 17 strutture con casi sospetti o conclamati. Il risultato è che 297 sono risultati positivi: 200 tra gli ospiti e 97 tra gli operatori, ma la situazione è in continua evoluzione. Rispetto all’aggiornamento precedente del 14 aprile, quando erano 239, si registra un incremento di una cinquantina di nuovi casi. Per quanto riguarda i decessi, rispetto ai 32 della scorsa settimana, oggi sono 41. Una cifra in realtà sottostimata, perché si riferisce esclusivamente a chi è deceduto in ospedale e non nelle strutture. Dalla scorsa settimana, si è iniziato anche a ripetere i tamponi nelle strutture contagiate per prime, per vedere quanti ospiti nel frattempo sono diventati negativi. Riguardo alla situazione sul territorio, il direttore generale della Cn2 Massimo Veglio: “Con riferimento alle rsa, le situazioni con più casi sono stati registrati sempre nelle stesse strutture: I Glicini di Bra, la casa di riposo di Govone, di Priocca, di Canale e di Sommariva Del Bosco, alle quali si aggiunge il Centro riabilitazione Ferrero, dove il contagiato ha riguardato giovani disabili. Per fortuna, non sono state rilevate situazione altrettanto critiche in altre strutture. Anche se, ad oggi, la maggior parte degli accessi nel pronto soccorso covid di Alba continuano  a provenire dalle case di riposo: per questo è fondamentale proseguire con un monitoraggio costante”. Se ci si basa sui casi noti, nella Cn2 si parla di sei strutture contagiate su trentasette. Roger Davico, sindacalista di Cisl Fp Cuneo, :“Dove sono state adottate misure mirate fin dall’inizio, dove i casi sospetti sono stati subito isolati e dove sono stati utilizzati i dispositivi di protezione, non sono emersi casi di Covid-19 o comunque si è riusciti a evitare il diffondersi del contagio. È nota la contagiosità del virus, che risulta essere particolarmente insidiosa nelle rsa, ma è doveroso ricordare tutte le strutture del nostro territorio che fino ad oggi sono riuscite a difendersi al meglio e tutti gli operatori che  hanno continuano a svolgere il loro lavoro, in condizioni difficili , dagli infermieri agli oss”.

Francesca Pinaffo

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