Rubati i fiori sulle tombe dei famigliari: l’appello di un’albese

Fiori al molino Cordero di Fossano per la festa del lavoro al tempo del virus

SOMMARIVA PERNO «Chiedo solo che riportino i fiori sulle tombe delle mie gioie: li chiamo così mio figlio e mio marito. Li ho già pianti tanto quando sono scomparsi ora continuo perché mi portano via anche questi piccoli doni che porto loro». L’appello è di una signora di 83 anni che ha chiesto di mantenere l’anonimato: nel camposanto della Perla del Roero, ha gli unici famigliari, «vivo ad Alba e sono sola: durante il lockdown non mi sono potuta spostare per andare al cimitero. Dopo la festa dei Santi ho ornato i loro loculi con due mazzi di fiori finti», ci ha raccontato. Poche settimane dopo la scoperta dell’atto di inciviltà che rimarrà probabilmente senza un nome: «Non è la prima volta che mi succede, non potevo più lasciare correre e continuare a subire ma non mi interessa nemmeno conoscere il nome di chi mi ha fatto questo. Voglio solo riaverli indietro».

Davide Gallesio

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