ALBA I lettori di Gazzetta d’Alba segnalano che in questi giorni finti tecnici dell’azienda elettrica girano in città e chiedono di vedere le bollette per un generico controllo o con qualche altra richiesta ma, dietro all’espediente legato a pratiche commerciali scorrette più volte multate dall’Antitrust, si nasconde il tentativo di carpire i dati dell’utenza per attivare un diverso contratto di fornitura, non richiesto dall’utente.
È buona norma per evitare di ritrovarsi con un inatteso cambio di fornitore o con qualche aggravio di spesa sulla fornitura non firmare nessun foglio, neppure se descritto dal venditore come sondaggio, come informativa oppure per la tutela della privacy, non mostrare le bollette e non pagare mai somme in contanti.
È bene sapere che il vero fornitore prima di ogni intervento sul contatore manda una comunicazione scritta e ha sempre a disposizione un numero di telefono per confermare le eventuali visite degli addetti.
