Orti speciali nella piana di Magliano Alfieri

Orti speciali nella piana di Magliano Alfieri

MAGLIANO ALFIERI C’è qualcosa di nuovo tra gli orti di Magliano. Sotto le serre della pianura, chini sulle piantine di insalata e pomodori, ci sono ortolani speciali. Sono i lavoratori di Cascina aquilone, l’associazione nata cinque anni fa con l’obiettivo di attivare una vera e propria casa dove ragazzi e adulti con difficoltà psicofisiche e comportamentali senza diagnosi specifica possano trovare uno spazio in cui svolgere attività ricreative e soprattutto lavorative, nella loro impossibilità ad accedere al mondo del lavoro e diventare autonomi. Spiegano gli operatori: «Molte famiglie si trovano ad affrontare problemi gravissimi quando i figli terminano le scuole dell’obbligo. Non hanno grosse alternative, se non qualche sporadica attività, e si trovano spesso a doversi occupare direttamente di loro. La maggior parte dei ragazzi non ha una diagnosi chiara e i problemi sono moltissimi: comprensione, difficoltà manuali, autonomie di base e relazionali. I volontari li accolgono e sostengono collaborando con educatori e psicologi della cooperativa Controvento».

La terapia vocazionale, proseguono gli operatori, è stata «il mezzo per sviluppare collaborazione, autonomia e senso di responsabilità. Svolgere attività produttive con una finalità precisa permette di dare un senso al proprio tempo e trovare uno spazio nel contesto sociale degli adulti». I ragazzi hanno iniziato a lavorare in aziende solidali accompagnati dagli operatori. Poi, l’emergenza Covid-19 ha bloccato ogni attività esterna spingendoli a reinventarsi e a riavvicinarsi alla terra.

«I lavori si sono spostati negli orti donati dal Comune di Magliano Alfieri, dove i nostri ragazzi hanno potuto sperimentarsi nel lavoro agricolo attraverso l’azienda», continuano gli operatori. Si passa dalla semina alla cura, sino alla raccolta del prodotto per poi prepararlo e offrirlo al pubblico nel negozio Officina dei germogli. I laboratori dei ragazzi danno vita anche a oggetti originali. Attualmente sono 20 le persone di Cascina aquilone. «Sul territorio la risposta è stata positiva e molte persone si sono dimostrate disponibili ad aiutare questa nuova realtà. I risultati ottenuti sinora in questa difficile situazione finanziaria sono più che soddisfacenti», concludono gli operatori. Per sostenere Cascina aquilone si può visitare il negozio di piazza Morone, a Vaccheria, o devolvere all’associazione (03567820042) il 5 per mille nella propria dichiarazione dei redditi.

Roberto Savoiardo

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