TORINO L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Maurizio Marello sulla soppressione della Polizia ferroviaria nella stazione di Bra. Dice Gabusi: «Premesso che la gestione delle attività della Polizia ferroviaria esula dalle nostre dirette competenze, per rispondere al quesito abbiamo interpellato la Prefettura di Cuneo che ci ha inviato una nota informativa che sottolinea i diversi passaggi degli ultimi anni». Ecco la nota.
Il ministero dell’Interno ha da tempo avviato un processo di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio nazionale reso necessario dagli interventi normativi che ne hanno ridefinito gli organici. A partire dal 2014, sono state previste le soppressioni di alcuni distaccamenti, posti e uffici, sia centrali, sia periferici delle specialità della Polizia di Stato. Tale riorganizzazione è stata finalizzata a rivisitare l’impianto territoriale, con soppressioni e accorpamenti di uffici, allo scopo di razionalizzare e ottimizzare le risorse umane e tecnologiche dei presidi di specialità. Tanto alla luce anche delle dislocazioni delle altre Forze dell’ordine già presenti e al fine di corrispondere alle mutate esigenze del territorio sotto il profilo del controllo e della sicurezza dello stesso. Le ragioni che davano luogo alla ridefinizione degli assetti muovevano anche dalla necessità di adeguare l’impianto di sicurezza al contesto economico e sociale, in continua evoluzione e alle conseguenti necessità ed esigenze amministrative, in una logica di efficienza delle risorse a disposizione.Pertanto, il ministero dell’Interno procedeva a una rimodulazione delle strutture territoriali di Polizia stradale, ferroviaria, postale e di frontiera, che determinava in provincia di Cuneo la soppressione del Distaccamento stradale di Ceva e dell’Ufficio di Polizia ferroviaria di Bra.Al fine di meglio delineare gli aspetti concernenti tale determinazione, recentemente, il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, ha richiesto un incontro, rappresentando che tale chiusura, a suo parere, potrebbe configurare un depauperamento della presenza delle Forze dell’ordine sul territorio, segnatamente in un punto considerato strategico della città e paventando una ricaduta negativa sul territorio.Si è quindi svolta una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica il 12 febbraio scorso, con la presenza del primo cittadino braidese, al quale è stata rappresentata la situazione determinatasi. Il questore ha riferito, nell’occasione, che parte del personale della Polfer di Bra verrà assegnato, sempre nello stesso Comune, alla Polizia amministrativa, già presente in città.In quella circostanza è stato, altresì, rimarcato che dette soppressioni consentono economie gestionali e operative con l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane disponibili, nonché una maggiore efficienza ed efficacia dell’attività di specialità, con la previsione di servizi di controllo dinamici, in sostituzione del presidio fisso e che, come evidenziato al sindaco Fogliato, sul territorio sarà comunque garantita la presenza di personale della Polizia ferroviaria del compartimento competente territorialmente.Quanto sopra premesso, si segnala che sono stati recentemente emanati, in data 22 febbraio, i decreti del capo della Polizia di attuazione della revisione in parola. Con quello afferente la specialità della Polizia ferroviaria sono stati soppressi sul territorio nazionale, una sottosezione e nove sezioni di Polizia ferroviaria, tra cui quello di Bra.