Operazione Super slot: replica l’avvocato degli imprenditori delle macchinette

LUDOPATIA L’avvocato Alberto Avidano dello studio Mirate di Asti risponde al comunicato della Guardia di Finanza di Bra, su una presunta frode fiscale milionaria nel comparto giochi e scommesse: l’operazione Super slot secondo le fiamme gialle avrebbe individuato uno schema contabile che nascondeva proventi al fisco.

La Guardia di Finanza aveva spiegato il funzionamento del sistema: «L’illecito avveniva attraverso trasferimenti di rami d’azienda e fusioni, attribuendo un valore esorbitante a un software database inesistente, ma rivalutato, a ogni operazione, per importi fra 6 e 9 milioni di euro, abbattendo così l’imponibile. L’attività di Polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura di Asti,  ha confermato l’impianto accusatorio, consentendo il sequestro del denaro frutto dell’evasione fiscale: più di 3 milioni di euro, in parte già reinvestiti in titoli di Stato e azioni».

Affermazioni che il legale non approva: «Quale difensore degli imprenditori e di altri soggetti interessati, ritengo doverose delle precisazioni», commenta. E, entrando nel merito, aggiunge: «Il sequestro non è un provvedimento dal quale si possa anticipare una decisione di responsabilità penale: in questa fase di indagini è necessario a custodire, per evitare che si disperdano, i beni oggetto di indagine; una misura non definitiva: sarà la Cassazione a pronunciarsi». L’avvocato Avidano conclude: «La magistratura tributaria, ha sempre confermato il corretto operato dei miei clienti, che hanno versato tre milioni di euro di imposte sostitutive, come previsto dalla legge: confidiamo di giungere,  anche in sede penale, a un esito finale più favorevole».

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