Abitare il piemontese: scopriamo il significato di Sfreus

Scopriamo perché la stufa in piemontese è detta potagé

SFREUS Fraudolento, nascosto, segretamente, illecitamente, furtivo.

Se si vuole davvero abitare il piemontese, bisogna prendere atto di pregi e difetti della storia e della gente. Come molte altre zone, anche questa fu terra di brigantaggio. La storia subalpina è costellata di briganti che hanno operato.
Mayno della Spinetta, per esempio, fu un brigante insorgente della Fraschetta alessandrina durante l’invasione napoleonica; Pietro Luigi Mottino, il Robin Hood del Canavese fu bandito di strada: coraggioso, generoso e galante rubava ai ricchi per donare ai poveri durante il Risorgimento. Vi era poi Delpero, feroce bandito, omicida efferato che terrorizzò Bra e il suo mandamento; Delpero rappresenta ancora oggi il brigante più celebre in Langhe e Roero. E poi c’è lui, brigante Stella, bandito per antonomasia: uccisore di Carabinieri, agì nelle Langhe durante il Risorgimento con la prima guerra di Indipendenza e il “decennio di preparazione”.

Se c’è un avverbio (o un verbo) piemontese associato a questa attività fraudolenta è proprio sfreus. I banditi avevano questo in comune, agire dë sfreus, ovvero di nascosto, con fare furtivo e soprattutto segretamente. Linguisticamente dë sfreus oppure da sfreus riconduce senz’altro all’azione di frodo, con l’allusione neanche troppo celata al contrabbando. L’origine è latina da Ex Fraudiare, privare, defraudare. Poiché il termine appare diffusamente con varianti e derivati nell’Italia settentrionale (Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta), ne è stata rivelata la presenza nelle crida emesse durante il dominio spagnolo.

Al di là dell’accezione più grave dell’illecito, il termine sfreus è usato tutt’oggi, anche per le piccole marachelle fatte di nascosto. Quando davanti a un divieto si cede alla tentazione; quando si mangia un cibo che sarebbe sconsigliato, ma la golosità supera la razionalità. Sfrosé ȓa scoȓa, sfrosé ȓa mëssa (marinare la scuola, saltare la messa): trasgressione, illecito! Ricordo che quando ero piccolo, la nonna bis mi dava cinquemila lire dë sfreus, con fare furtivo appunto, e aggiungeva: «Dì niente ài tò (non dire niente ai tuoi)». Che squadra a delinquere, altro che i briganti!

Paolo Tibaldi

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