Canale: in San Giovanni, il libro di Giovanni Tesio sull’arte al manicomio di Racconigi

Al premio Roddi i sonetti piemontesi di Giovanni Tesio
L'autore del libro Giovanni Tesio.

CANALE L’ultimo week-end di apertura della mostra “Umani” di Giancarlo Giordano, nella chiesa di San Giovanni, verrà celebrato sabato 30, alle 17, con la presentazione del libro I colori del nero. Arte e vita nel manicomio di Racconigi, scritto da Giovanni Tesio. Il volume, pubblicato da Mercurio editore nel dicembre del 2019, racconta storie e vicende degli utenti dell’ospedale, soffermandosi sul ruolo fondamentale che l’ arte e l’ arteterapia hanno avuto nel fornire ai degenti validi strumenti per poter esprimere le proprie emozioni e il proprio mondo interiore.

«Professor Tesio, ci racconti la nascita di questo libro».

«La necessità di scriverlo è nata dall’incontro con la pittura di Giancarlo Giordano, in una mostra a Fossano. È stata una folgorazione: queste figure tortuose, espressionistiche, questo segno marcato. Attraverso l’arte Giordano è riuscito a raccontare la sofferenza e lo strazio del manicomio di Racconigi e ciò mi ha molto motivato. Così sono stato trasportato indietro a ricordare cosa rappresentasse il manicomio di Racconigi per l’infanzia, per l’adolescenza, di coloro che, come me, hanno vissuto nelle vicinanze».

«Cosa rappresentava?».

«Con molta spietatezza si pensava al manicomio come una sorta di rifugio di folli. Lo soprannominavamo “La fabbrica delle idee” e, pur vivendolo, lo guardavamo con una certa indifferenza. Ogni qualvolta qualcuno esulava da un comportamento abituale si diceva: Sei degno di andare a Racconigi. Ma questo non ha contato moltissimo nella scrittura del libro».

«Cosa le ha permesso di scrivere il libro?».

«Il racconto dell’esperienza di Giordano in manicomio. La sua esperienza umana e quella artistica, poi riunitasi a quella di Marina Pepino, arrivata in manicomio per cominciare un programma sistematico di arteterapia. Questo libro è nato a poco a poco, grazie agli incontri che Giordano mi ha consentito di avere con coloro che hanno lavorato all’interno del manicomio. Questi hanno condiviso con me esperienze dolorose. Di fronte a tali esperienze non potevo lasciare che tutto ciò cadesse, che non mi dettasse qualcosa di profondamente necessario».

La mostra “Umani” e tutti gli eventi collaterali, sono organizzati dal collettivo Artisti per caso. Alla presentazione del libro l’ingresso sarà libero fino a esaurimento dei posti.

Federico Tubiello

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