ASTI Avevano presentato dichiarazioni dei redditi tardive e gonfiate ad arte per accedere, pur non avendone diritto, agli stanziamenti riservati dal Governo, col decreto liquidità approvato nel 2020, alle attività colpite dalla crisi seguita alla diffusione del Covid-19.
A scoprire l’escamotage messo in atto dai titolari di tre ditte individuali e dai rappresentanti legali di due società sono stati i finanzieri del comando provinciale astigiano: le Fiamme gialle hanno appurato che le somme ricevute, nel complesso 125mila euro, non venissero utilizzate per ripianare i passivi emersi dalle dichiarazioni presentate, ma prelevate e versate su altri conti correnti.
I cinque imprenditori – denunciati per di indebita percezione di erogazioni pubbliche, falso in atto pubblico e truffa in danno dello Stato – riuscivano ad accedere alle erogazioni innalzando il fatturato delle loro aziende così da dimostrare un calo degli introiti nei fatti inesistente.
Davide Gallesio