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Ciclismo cuneese in lutto per la morte di Lorenzo Tealdi

Ciclismo cuneese in lutto per la morte di Lorenzo Tealdi
Lorenzo Tealdi (al centro) ad Alba al via della tappa del Giro d'Italia 2001 diretta a Busto Arsizio.

CICLISMO Il mondo del ciclismo cuneese è in lutto per la morte di Lorenzo Tealdi, deceduto a 85 anni all’ospedale di Mondovì per complicazioni legate al Covid. Tealdi è stato a lungo il braccio destro (e quello operativo) di Ferruccio Dardanello nel Col, il comitato che tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio portò quasi ogni anno il Giro d’Italia in provincia di Cuneo, con numerose tappe che coinvolsero anche l’Albese e il braidese. A Tealdi si deve anche l’arrivo nella Granda del Tour de France nel 2008 e la candidatura (purtroppo non andata a buon fine) per portare i Campionati mondiali a Vicoforte. Tra le “creature” di Tealdi (coadiuvato da Guido Campana) c’è stato anche il Giro delle Valli Cuneesi per dilettanti, corsa a tappe che ha lanciato numerosi corridori di alto livello.

Ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio: «Lorenzo Tealti ha rappresentato, per anni, l’anima del ciclismo cuneese. Grazie al suo impegno la nostra terra ha potuto godere di un palcoscenico sportivo senza eguali. Ho avuto modo di lavorare con lui molto spesso, apprezzandone la serietà e la costanza. La sua forza di volontà, condivisa con tanti altri amici che oggi ne piangono la scomparsa, ha permesso alla provincia Granda e a tutto il Piemonte di divenire la terra del ciclismo».

c.o. 

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