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Il bus vuoto verso l’ospedale ma con prezzo diverso da Bra rispetto ad Alba

Al via il bus sperimentale Alba-Ospedale di Verduno, ecco gli orari e come acquistare i biglietti 1

LETTERA AL GIORNALE Gentile direttore, scrivo dopo un’esperienza che spero di non dover ripetere e che comunque lascia parecchio da pensare.

Non potendo usufruire di un mezzo mio, ho dovuto ricorrere al trasporto extraurbano per l’ospedale e poi da lì a Bra e viceversa per poi tornare verso Alba.
Premesso che non riesco a capacitarmi di quanto poco lungimiranti siano stati i nostri politici a scegliere come sede per un ospedale una zona così impervia e distante soprattutto da una linea ferroviaria e poi da raggiungere su strade fatiscenti, percorse da migliaia di Tir che sfrecciano a velocità impensabili, dove la zona industriale è mal servita… premesso tutto questo, vado a descrivere il tragitto.

Riesco a farmi accompagnare all’ospedale e attendo il primo bus che mi costa 2,20 euro. Arrivati a Pollenzo, svolta verso il centro, preleva una ragazza dall’università, che potrebbe benissimo usare le gambe per raggiungere la strada statale senza far percorrere l’acciottolato per 200 metri a un bus semivuoto (io e un signore con piccoli problemi deambulatori), a metà via lascia l’anziano e poi riprende verso la statale.

Arriva a Bra e scarica la ragazza prima della stazione e poi me al capolinea. Dopo aver sbrigato le mie cose, raggiungo la stazione e riprendo il bus per l’ospedale, solo per me, che meraviglia, il taxi mi aveva chiesto 70 euro! Altri 2,20 euro e arrivo all’ospedale compiaciuta per la gita, tra l’altro priva di rischi da contagio essendoci io al fondo e l’autista in testa.

Aspetto la coincidenza per Alba che si fa più affollata, 7 viaggiatori in tutto al prezzo, questa volta di 2,60 per meno chilometri da percorrere. Chissà come, non si sono messi d’accordo in modo equo, bah, va a sapere!

Scendo alla destinazione e mi felicito per la riuscita del viaggio senza intoppi e rischio affollamento e per la poca spesa, tutto sommato, perché col taxi i 70 euro sarebbero stati 140 tra andata e ritorno.

Che dire? Il giro della fontana di Pollenzo si poteva evitare perché il bus lì ha il suo perché per via dell’università frequentata da individui giovani e sani che 200 metri li possono fare in 3 minuti senza far sprecare risorse alla società, così pure il giretto a Macellai.

Il bus era e rimarrà vuoto fintantoché le cifre saranno così alte perché la gente ha auto propria e chi non può farcela da solo si fa accompagnare, non prende il mezzo pubblico se non in via eccezionale! Pianificare meglio le cose dovrebbe servire per il futuro, ma la politica non interviene in modo efficiente ed efficace, non ci resta che farcene una ragione degli sprechi passati e futuri.

Una consumatrice

Gentile “consumatrice”, ringraziamo tutti i santi del Paradiso se siamo riusciti ad avere, dopo decenni, un ospedale degno di un Paese civile e speriamo anche, quanto prima una autostrada che assorba il traffico pesante.

Si possono migliorare i trasporti pubblici? Certo! E magari anche le tariffe, per incentivarne l’uso.

Teniamo però presente che hanno il sacrosanto diritto al trasporto pubblico sia quelli che vanno all’ospedale e sia quelli che vanno all’università.

g.t.

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