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Abitare il piemontese ci parla questa settimana di Bòsch

Con Pao

BÒSCH Bosco, foresta; legno, legna, legname vario.

Il bosco è un luogo atavico, spirituale; il legno che ne deriva rappresenta uno dei materiali più importanti per l’umanità. Figuriamoci in una zona territoriale il cui nome è Piemonte (ai piedi del monte). Bòsch non può che essere l’immediato sottotitolo. In piemontese il legno che compone gli alberi, e quindi il bosco, diventa anch’esso bòsch per una sineddoche, ossia un fenomeno linguistico che prevede la sostituzione del nome di un insieme a una parte di esso.
L’etimologia potrebbe risalire al germanico bosk, di provenienza celtica attraverso il latino medievale buscus, che ha preso il sopravvento sul latino classico silva, selva, foresta. Oggi abbiamo lo spagnolo bosque, il francese bois, l’inglese bush (cespuglio). C’era anche un modo per tirare a sorte: tiré ‘ȓ busche. Chi organizzava il sorteggio prendeva dove capitava tante busche (rametti e bastoncini) di lunghezze diverse, le nascondeva nella mano, facendole fuoriuscire tutte alla stessa lunghezza e poi ognuno estraeva quella che preferiva. Vinceva o perdeva (a seconda dei casi) chi aveva estratto la busca più corta.

Qualche modo di dire? Chi incappa in una situazione gravosa si dice che o ȓ’è cariàsse ‘d bòsch verd (si è caricato di legno verde), che richiede pazienza prima dell’utilizzo. Tȓové ȓ’uss ed bòsch (trovare l’uscio di legno, la porta chiusa). C’è anche il proverbiale blagheuȓ con ȓa mostra ‘d bòsch (finto benestante). Quando invece le cose vanno male si dice come na nauv ant en bòsch. Sappiamo che una caratteristica morfologica piemontese sono appunto i boschi, spesso in salita. Le navi, invece, sono un mezzo insolito per una regione che non confina col mare. L’arguzia dei piemontesi ha così formulato questo geniale ed esilarante contrasto per manifestare la grande fatica nel procedere sul proprio percorso, paragonando la difficoltà di muoversi di una nave in un bosco: non può che star ferma o raschiare per pochi centimetri. Già da tempo ho fatto caso a una località chiamata Gamba di bosco: mi sono chiesto se la toponomastica abbia dato quel nome per il bosco a forma di una gamba oppure se abitasse in zona un qualche individuo dalla gamba di legno.

Paolo Tibaldi

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