Scopriamo perché il papavero è detto “Basadòna” in piemontese
Basadòna: Papavero di prato, (papaver rhoeas), rosolaccio selvatico A San Pé, s’ëȓ gȓan o ȓ’è nen tajà, o ȓ’è da tajé (Se a S. Pietro il grano non è tagliato, è da tagliare). Tra le […]
Basadòna: Papavero di prato, (papaver rhoeas), rosolaccio selvatico A San Pé, s’ëȓ gȓan o ȓ’è nen tajà, o ȓ’è da tajé (Se a S. Pietro il grano non è tagliato, è da tagliare). Tra le […]
Gianin: Vermicello, bruco della frutta che matura a S. Giovanni L’essere umano piemontese, quando sa far fronte alle situazioni più difficili soluzioni talvolta esilaranti, viene paragonato a un certo Giovanni, un uomo che avendo terminato il […]
Badò: Fagotto, Incarico che porta ai guai, Impegno gravoso, preoccupazione, responsabilità, onere. Gatta da pelare in senso figurato La resistenza domestica di questi giorni, permette di pensare e fare bilanci, giacché le abitudini di tutti noi […]
Sbardé: Sparpagliare, spargere, spandere – perdere disordinatamente qualcosa. Quando si vuol convincere qualcuno un po’ indeciso a concludere un affare economico che prevede una spesa, si era soliti – specie negli anni addietro – dire […]
Nàta: Pianta del sughero (quercus suber), tappo o turacciolo del medesimo materiale. Metafora di fissazione. Parliamo di qualcosa di molto tipico, specie su quanto riguarda i prodotti della terra. La parola è nàta: niente a che […]
Dòrgna: Ammaccatura, danno in superficie, bernoccolo, livido, protuberanza fisica dovuta a percossa Vi è mai capitato di trovarvi l’auto ammaccata per opera di ignoti, poiché l’autore se l’è data a gambe? Per me è un’esperienza recente […]
Cit: Basso, piccolo, esile, giovane, fanciullo, cucciolo di animale Oggi parliamo di un aggettivo…piccolo: cit, una semplice sillaba. Mentre ch’ëȓ grand os cin-a, col cit o ȓ’ha già fàcc ȓa fassin-a (frattanto che un grande […]
Tòla: Latta, lamiera; recipiente cilindrico in lamina di metallo La lingua piemontese è fatta di figure retoriche che vanno a pescare qua e là nel lessico più colorito ed esilarante. Una su tutte rappresenta molto bene […]
Cimpé: trincare, sbevazzare, tracannare. Prendiamo in esame un verbo “assetato”. Per l’occasione, brindiamo analizzando tre parole legate tra loro, accomunate dalla stessa lettera iniziale, la c di “cin cin”. Se ciché, significa masticare tabacco, il cichèt […]
Fòȓa ‘d tuva: Maggiorenne; fuori dalla tutela Da Màrs a Avrì i-i è pòch da dì (da Marzo ad Aprile, c’è poco da dire), recita un noto proverbio meteorologico primaverile. E se c’è poco da dire […]
ABITARE IL PIEMONTESE Sambajon: Crema di zabaione Eccoci davanti al Santo Patrono dei dolci. Con il Marsala o con il Moscatèl? Questo è il dilemma… di chi lo cucina. La parola della settimana è: Sambajon (ricordiamo […]
Taboj: Cane meticcio, figlio di razze incrociate di piccola-media taglia, indicato per la ricerca di tartufi. Continuiamo a parlare di tartufo, una bella metafora delle nostre colline: biodiversità, naturalità, tradizione e cultura materiale fanno sì che […]
Gȓilet: Contenitore, insalatiera, fiamminga, zuppiera, terrina Solo in Piemonte si mangia l’insalata nel gȓilet? No, certamente. Ma solamente qui si chiama così. E la parola di questa settimana è proprio gȓilet. Sostantivo maschile, indica quel contenitore […]
ABITARE IL PIEMONTESE Crin: Maiale, porco; Persona dai modi di fare poco raffinati “Del maiale non si butta via niente!”, si suol dire per indicarne la preziosità. Crin: probabilmente piemontesi e non, sanno del significato di […]
ABITARE IL PIEMONTESE Squàsi: Circa, pressappoco. Oppure moìna; esclamazione di gioia, paura, disapprovazione, stupore; petulante lamentela. Quasi mai le traduzioni di alcune parole piemontesi, hanno una resa efficace quanto la parola stessa. Sì, perché se esiste […]