Abitare il piemontese: la parola di oggi e Baȓicc (strabico, storto, guercio)

Abitare il piemontese: la parola della settimana è Possacafé 7

ABITARE IL PIEMONTESE L’espressione strabismo di Venere non fa parte della terminologia clinica, ma è un’espressione popolare che descrive una leggera divergenza dell’occhio. Lo sguardo risulta trasognato e, secondo i canoni estetici, è sinonimo di fascino. Il nome così suggestivo di questa caratteristica degli occhi, deriva dalla dea greca dipinta da Botticelli in uno dei suoi quadri più famosi, La nascita della Venere, dove la patrona di bellezza e amore presenta una leggera mancanza di allineamento tra gli assi visivi dei due occhi.

A questo proposito, la concretezza tipica piemontese annovera una parola che descrive uno strabismo di venere piuttosto accentuato: baȓicc (al femminile: baȓicia). Il significato è strabico, storto, guercio, utilizzabile dunque in diversi contesti, non sempre collegati al senso della vista. Qualche sinonimo di baȓicc? Dipende dalle zone di diffusione, ma certamente sono valide baleus, galeus, sgaleus. Come riporta il vocabolario Rastlèiȓe, le uve sgaleuse sono i grappoli di uva rossa non ancora matura, dunque un po’ bȓusca.

Andé baȓicc significa andare a rotoli, mentre baȓicé significa guardare senza farsi accorgere, un po’ come svacé, spiare. In effetti il verbo italiano sbirciare risulta assonante ad entrambi! Il Repertorio etimologico piemontese suggerisce l’ipotesi etimologica dalla base prelatina balluc (lucente). Il trapasso semantico si spiega con la consueta evoluzione da fenomeno luminoso a effetti della luce sulla vista, fino a difetti di vista. Ecco perché, nonostante ci si scherzi sopra, è una situazione delicata perché riguarda il senso della vista ed è da tenere sotto controllo. Chissà se poi il cognome Baricco, di origine piemontese, attinga a stretto raggio da questa parola: viene da pensarlo.

Curiosi e pragmatici, infine, i modi di dire piemontesi che rincarano la dose, tanto da rivelarsi irriverenti sinonimi. Avèj n’euj ën Fȓansa e n’atȓ ën Spàgna (avere un occhio in Francia e l’altro in Spagna). Oppure più patriottico, avèj n’euj ch’o beica ‘ns ȓ’àss dëȓ tome (avere un occhio che guarda sull’asse delle tome): i ripiani dove di solito si mettevano i formaggi a stagionare erano alti e laterali.

Paolo Tibaldi

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