Croce rossa italiana a Bra: cinquemila servizi in un anno

Ambulanza Croce rossa Bra
Foto di repertorio

BRA La storia della sezione braidese della Croce rossa italiana inizia nell’ormai lontano 1987, in un bar cittadino dove Pino Palmieri, conversando con Carlo Corsini, prendeva la decisione di fondare una delegazione della Cri nella città della Zizzola. L’amico lo assecondò fin da subito.

Ricorda Dario Chiodi, portavoce della sezione locale: «Il cammino percorso fino a oggi è stato lungo, a tratti rallentato da ostacoli, ma anche ricco di grandi soddisfazioni, che hanno portato il comitato braidese, nel giro di pochissimi anni, alla completa autonomia». Autonomia che ha significato il passaggio da delegazione a sottocomitato; poi con le successive modifiche degli statuti, nel corso degli anni, la Cri è diventata comitato locale, capace di distinguersi anche fuori dal territorio braidese. Aggiunge Chiodi: «Lo spirito di volontariato, che tra l’altro rappresenta anche uno dei sette principi fondamentali sui quali la Croce rossa basa le sue attività a livello internazionale, è stato per il dottor Palmieri sempre motivo di orgoglio, proprio perché il comitato braidese poggia la sua attività esclusivamente su personale volontario».

I servizi svolti dal personale attivo nella sede di via Palma di Cesnola si aggirano sui 5mila annui: di questi ben 2.900 sono stati svolti nell’ambito dell’emergenza sanitaria originata dall’epidemia di Covid-19. La bella sede locale – ricavata in una parte degli ex edifici dell’esercito – la si deve all’interessamento di Pino Palmieri, unitamente a quello di Bruna Sibille e di Domenico Dogliani; in questa struttura i volontari, dal 2003, possono svolgere la loro attività in ambienti confortevoli e molto pratici.

Il portavoce conclude con un pensiero, condiviso da tutti i colleghi: «Siamo grati al nostro compianto presidente, che ha saputo donarci la sua umanità e la sua intelligenza, doti queste che ha sempre messo al servizio delle persone che erano in situazioni di bisogno».

Valter Manzone

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