Calcio: ecco Lions United Alba, 12 Paesi e una squadra

ALBA Ore 21, mercoledì 6 aprile, campo sportivo Michele Coppino. A piccoli gruppi, dopo essersi cambiati e aver indossato le scarpe da calcio, fanno la loro apparizione sul manto verde i componenti della squadra più multiculturale di Alba. E, quest’anno, anche l’unica in città a essere impegnata nel campionato di Terza categoria di Cuneo, girone A.

Sono i Lions United Alba e sono nati come squadra a luglio, quando sono diventati ufficialmente una Asd (Associazione sportiva dilettantistica). Dopo essersi iscritti alla Federazione italiana gioco calcio e aver espletato tutte le procedure, a ottobre è cominciata l’avventura del campionato. Ora mancano quattro partite alla fine e il morale è alto, per cercare di chiudere al meglio una stagione che fino a un anno fa sembrava un sogno. Perché questa è una storia di sport, ma non solo: si parla di amicizia, di crescita e di offrire un’esperienza di vita a ragazzi che altrimenti passerebbero le loro giornate tra casa e lavoro. Si parla anche di “famiglia”, per riprendere la parola che utilizzano più spesso i Lions.

Calcio: ecco Lions United Alba, 12 Paesi e una squadra

Per capire come tutto è cominciato, bisogna parlare con Omar Jatta, originario del Gambia, arrivato ad Alba nel 2019, dove ha vissuto diverse fasi del percorso di accoglienza degli stranieri. «Il nostro è un progetto iniziato per gioco. A giugno dello scorso anno ho pensato di organizzare una partita amichevole coinvolgendo altri giovani africani, che a loro volta hanno trovato altri amici», racconta Omar. «In questi anni, mi sono costruito una bella rete di conoscenze, grazie al lavoro, alle amicizie e allo sport, visto che ho giocato a calcio a Neive e ho praticato anche altre discipline. Molti stranieri hanno invece pochissimi contatti, così ho pensato che avrei potuto coinvolgerli in qualcosa di bello e stimolante».

L’esperienza è stata talmente positiva che si è deciso di andare oltre. Ad averci creduto c’è anche Babatunde Shodehinde, originario della Nigeria, ad Alba dal 2017: «Oltre all’idea di contribuire alla nascita di una squadra di calcio, è il progetto ad avermi convinto. Anche se vivo qui da parecchi anni, non conoscevo la maggior parte dei ragazzi che hanno deciso di seguirci in questa avventura», spiega, proseguendo: «Il calcio mi è sembrato perfetto per creare un gruppo, un punto di riferimento: per chi è straniero e arriva in una città, non è semplice capire come muoversi. Ma tutto cambia se ci sono amici su cui contare. Ed è quanto si è verificato in questi mesi: è nato qualcosa di speciale, dal campo da calcio alla vita. Ho giocato in diverse squadre della zona e ho avuto richieste per questa stagione, ma non ho avuto dubbi nel decidere di proseguire con i miei fratelli».
Tramite Babatunde, è salito a bordo Gianpaolo Costa, ex giocatore, ora allenatore dei Lions United Alba, oltre a essere presidente della squadra. Selene Nuñez Hernandez è segretaria e tesoriera. Omar è vicepresidente e Babatunde è consigliere. Anche Maria Cristina Galeasso è consigliera. Un direttivo che riunisce diverse nazionalità, come la squadra che rappresenta. Oggi i tesserati sono una trentina e sono originari di 12 diversi Paesi del mondo: si va dalla Guinea al Mali, dal Seneg

al alla Costa d’Avorio, dal Brasile all’Italia, presente con tre giocatori. Come Domenico Mazzitelli, arrivato dalla Brianza ad Alba per lavorare alla Ferrero e che oggi lavora come consulente.
Aggiunge Maria Cristina: «I ragazzi africani sono usciti dal percorso di accoglienza e vivono in situazioni diverse: c’è chi lavora, chi frequenta corsi di formazione, chi vive in Caritas, chi è arrivato con la vendemmia e chi cerca impiego. L’aspetto più gratificante è che, quando arrivano al Coppino, ciascuno di loro si sente a casa».

Francesca Pinaffo

Omar: «Siamo aperti sia agli stranieri di qualsiasi Paese e sia agli italiani»

“Da quando l’Asd è nata, sono stati fatti passi da gigante. Nel progetto, hanno creduto diversi sponsor – Promio utensili, Omg costruzioni edili e Roboplast –, oltre a parecchi privati. Anche il Comune ha fatto la sua parte, grazie all’interessamento del consigliere con delega allo sport Daniele Sobrero. E, partita dopo partita, è nata anche una tifoseria.

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Per quanto riguarda i risultati, stanno iniziando ad arrivare. Come spiega l’allenatore Gianpaolo Costa, «abbiamo giocatori molto dotati; ciò che ci mancava all’inizio era la capacità di essere una vera squadra: ora siamo sulla strada giusta. Con le ultime partite della stagione, puntiamo a salire nella classifica. E, per il prossimo anno, siamo pronti a impegnarci per la Seconda categoria».

Di certo, non mancano i veri talenti: c’è Krubally Alagie Mohammed, capocannoniere del campionato, con 18 goal.

Il centrocampista Adama Cisse, 23 anni, già giocatore in diverse squadre è il capitano: «Sono felice della mia formazione: penso che insieme potremo fare strada». Se il mercoledì è una delle serate dedicate all’allenamento, la prossima partita al Coppino sarà il 22 aprile, contro il Bandito. Fofana Aliou, in veste di preparatore atletico del gruppo, guarda i giocatori e annuisce soddisfatto. Conclude Omar Jatta, da cui è partito tutto: «La nostra squadra è aperta: stranieri di ogni nazionalità e pure italiani: è questo il nostro spirito».

Ed è sempre in corso la ricerca di nuovi sponsor, visto che le spese da sostenere sono parecchie. Per qualsiasi informazione, sia per nuovi giocatori che per sostenitori, il numero a cui fare riferimento è il seguente: 333-62.32.701.

f.p.

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