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Confiscati i beni a un membro della banda dei trasfertisti del furto

Cani abbandonati sul balcone, proprietario denunciato

CUNEO Due case e altrettante auto, carte prepagate, tre conti bancari e un rolex: è il piccolo tesoretto, frutto di decine di furti in abitazione e truffe messi a segno insieme alla sua banda, confiscati questa mattina (giovedì 21 aprile) a un trentenne di etnia sinti residente nel capoluogo, per ordine dei giudici del Tribunale di Torino, dopo il sequestro preventivo decretato a fine 2021.

Il giovane, per il fisco nullatenente e sprovvisto di redditi da lavoro, aveva però reinvestito nei beni immobili il bottino accumulato con i furti, uno dei quali compiuto a Magliano Alfieri nel 2018, e i raggiri per i quali aveva già ricevuto due ordinanze cautelari, emesse dalla Procura di Asti nel 2020 per il reato di associazione a delinquere finalizzata ai reati predatori in danno di anziani  (in relazione a quattro furti commessi fra Magliano Alfieri e la Romagna e la detenzione di un’arma) e 2021 (per altri colpi nell’area di Rimini e di Fermo nelle Marche): ai provvedimenti giudiziari si è aggiunta la sorveglianza speciale decretata dal Questore della Granda Nicola Parisi.

Divise della Polizia o credenziali fasulle di addetti comunali per carpire la fiducia dei bersagli scelti per lo più fra gli anziani; walkie talkie e un linguaggio dialettale “cifrato” per sfuggire alle intercettazioni facevano parte di un modus operandi ormai consolidato. La carriera criminale del giovane, raggiunto dalla misura preventiva, infine era iniziato quando non aveva ancora raggiunto la maggiore età.

Davide Gallesio

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