San Benedetto Belbo: Emilio scopre di avere una sorella argentina

San Benedetto: Emilio scopre di avere una sorella argentina
Emilio Porro, sindaco di San Benedetto Belbo

LA STORIA A San Benedetto Belbo la vita scorre tranquilla, lontano quanto basta dai ritmi della grande città. Ben diverso è il discorso per Buenos Aires, dove risiedono milioni di persone. Eppure c’è un collegamento consolidato. Emilio Porro, dipendente della Provincia di Cuneo dal 2009, è anche sindaco del paese langarolo; nella capitale argentina è nata e vive sua sorella Flavia. Ma il legame fraterno è stato una scoperta abbastanza recente. Questi i salienti della storia. Emilio nasce nel 1963. La mamma, Elsa Pia, è della famiglia dei Canonica. All’età di tre anni, il padre Italo, di Feisoglio, se ne va di casa e fa perdere alla famiglia le proprie tracce. «Non ho particolari ricordi di lui, ero davvero troppo piccolo, ma mia madre me ne parlò mai male. Mi hanno cresciuto i nonni, dato che lei, in settimana, lavorava alle Poste nel Savonese», spiega il sindaco Emilio. Oggi sappiamo che Italo, dopo un mese di nave, sbarca in Argentina, dove prende a lavorare come muratore; qui conosce Ornella, figlia di abruzzesi. Dal legame, nel 1974, nasce Flavia ma, nel 1986, l’uomo si ammala gravemente. Nell’ultimo periodo di vita consegna alla compagna una fotografia di Emilio, dov’è segnato l’indirizzo di San Benedetto. L’indicazione che le fornisce è chiara: «Consegnala a nostra figlia al suo diciottesimo compleanno».

San Benedetto: Emilio scopre di avere una sorella argentina 1E così succede, mentre nell’alta Langa sono ancora tutti ignari di quanto è accaduto. Nel 2000, a maggio, muore la mamma di Emilio. Al triste momento fa da contraltare, a fine estate, una notizia inaspettata. «Una sera, mi chiama la mia vicina. “Siediti, devo parlarti” dice. Una richiesta un po’ stramba, dato che ci parlavamo ogni giorno. “Hai una sorella argentina che ti sta cercando, ma non sa se ti farebbe piacere conoscerla, visto che tuo padre ti abbandonò”. La notizia, in realtà, mi riempì di gioia!». L’arrivo del messaggio dalla Langa alla destinataria si deve ad «alcuni torinesi, in vacanza a Buenos Aires, trovatisi a cena con mia sorella. Conoscevano San Benedetto, perché avevano parenti a Gorzegno. A loro volta, questi di Gorzegno erano in contatto con persone a Mombarcaro, amiche della mia vicina… Il mio messaggio fece il giro del mondo al contrario e, il giorno dopo, potei ascoltare al telefono la voce di mia sorella».

Per vederne un’immagine, Emilio si reca dal suo amico Rinaldo a Feisoglio, l’unico con una connessione Internet. «L’anno dopo sono andato in Argentina per fare da padrino al suo primo figlio, Valentino. Ci siamo visti per la prima volta ma è stato tutto naturale: mi sembrava una di casa, conosciuta da sempre». Nel 2004 Emilio Porro ha ricevuto a San Benedetto Belbo la madre della sorella, in viaggio per l’Italia. Flavia, che ha avuto altri due figli, Fausto e Giuliano, è un’insegnante. «Per questo non è mai riuscita a venire da noi: le sue ferie corrispondono con la nostra stagione invernale. Ci sentiamo al telefono e, ora, è in attesa della cittadinanza italiana», conclude Emilio.

Davide Barile

Banner Gazzetta d'Alba