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Abitare il piemontese: la parola della settimana è machinëtta

Marchingegno di piccole dimensioni (accendino, meccanismo di chiusura barattoli, pacemaker, rasoio elettrico, legatrice/forbice elettrica, passaverdura); persona molto loquace.

Abitare il piemontese: la parola della settimana è machinëtta

ABITARE IL PIEMONTESE La lingua piemontese non è una mera decorazione, ma strumento e vanta una serie di espressioni convenzionalmente accettate, a scopo di immediata espressività. Una di queste è sicuramente machinëtta, parola intuibile, ma con una caterva di significati plausibili. Il gioco è venuto fuori intorno a un tavolo di amici. L’esercizio di stile ci ha portati a enunciare una serie di parole, tutte diverse, ma tutte perfettamente riconducibili a machinëtta. La prima è sicuramente accendino: quando facevo il chierichetto, poco prima della Messa un anziano passava in sagrestia alla disperata ricerca di una machinëtta d’anvisché ‘ȓ candèile (un accendino per accendere le candele). Alcune bornìe o i pintoni di vino, hanno un meccanismo metallico di chiusura con guarnizione: machinëtta! Nello stesso ambito è detto così anche quell’attrezzo con una leva manuale per sigillare le bottiglie di vino con i tappi in sughero. Quando qualcuno viene operato al cuore e gli viene installato quel piccolo dispositivo elettronico che regolarizza il battito: ȓ’han bitàme ȓa machinëtta aȓ cheuȓ (mi hanno messo il pacemaker).

Come chiamare il rasoio elettrico o l’accendigas? Machinëtta. Così come una persona che parla molto e velocemente. E quell’attrezzo per far passare i pomodori per la conserva? O quello per fare la pasta in casa? Gli ormai tecnologici attrezzi da campagna per legare i cordini, potare e piegare le viti? Tutte machinëtte, sempre contestualizzate: machinëtta da tòrse, da fé ij tajaȓin, da fé passé ‘ȓ tomatiche, da gȓopé ij cordin, da baȓba… chi più ne ha, più ne metta, fino a quella për piè ȓa pression (per prendere la pressione). Una sola parola per definire oggetti di molti ambiti, accomunati da un meccanismo più o meno complesso. Nel latino colto, machinam significa, infatti, artificio. Machinëtta, vezzeggiativo di màchina, rappresenta dunque un marchingegno di piccole dimensioni e se questo fosse più grande di ciò che sta nel pugno di una mano, ecco che si parla subito di apparecchio, purché sia all’avanguardia.

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