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Abitare il piemontese: la parola della settimana è pecòla

Impazienza, insofferenza, stato di attesa logorante, tormento.

Con Paolo Tibaldi scopriamo le origini della parola piemontese "Caponèt"

ABITARE IL PIEMONTESE Ciao Paolo, perché la pecòla si dice che sia la pèl dëȓ cu ch’as dës-còla? Questo è il messaggio vocale che mi è arrivato qualche giorno fa da Umberto di Pocapaglia, portavoce impeccabile dei due fratelli minori, Ettore e Pietro! A certi appelli non si può che rispondere con entusiasmo e gratitudine. Una combriccola di bambini curiosi di tradizioni popolari locali: questa è la finalità di Abitare il Piemontese, parlarne a chi farà il domani.

Con il sostantivo pecòla si vuole indicare un’insofferenza, la peggiore delle attese. Se una persona ha ritmi particolarmente lenti, in italiano diciamo che ha solo due marce, una avanti e l’altra indietro, oppure che fa venire il latte ai gomiti per l’insofferenza che suscita nell’interlocutore, da far scappare la pazienza. In piemontese si dice che o fa mnì ȓa pecòla, senz’altro riconducibile a uno stato d’animo tormentato, stressato.

Esistono in francese regionale l’espressione pecoul e in occitato pekul, originate dal latino parlato pediculum (piccolo piede, pedicello). Che ci siano rimandi alla pecòla e alla lentezza del passo in senso figurato? Non si sa. In alcune zone pedemontane è un lemma non pervenuto, altrove viene adoperato correntemente tant’è che viene abbinato al motto popolare scherzoso che enuncia: la pecòla è la pel dëȓ cu ch’as dës-còla (traduzione raffinata: l’epidermide del fondoschiena che si disgiunge sfaldandosi). Tale motto non dev’essere inteso secondo il suo valore fisico, ma simbolico.

La richiesta dei tre fratellini mi ha portato a un’entusiasmante ricerca sull’origine, senza grandi risultati documentati o tramandati oralmente come spesso mi succede. Per questo mi permetto di proporre qualche interpretazione del tutto personale sui motivi che potrebbero convergere nello scherzoso modo di dire sopracitato. Una di queste è dovuta al fatto che pecòla sia la perfetta sintesi delle tre parole chiave presenti nel modo di dire: pel, cu e còla. Ma bisogna anche dire che chi soffre di accidia è spesso seduto e, si sa, stare troppo seduti senza un andi porta alle conseguenze di cui sopra.

Paolo Tibaldi

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