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La figura di Pasolini rivive nelle parole di Fulvio Abbate

La figura di Pasolini rivive nelle parole di Fulvio Abbate
Pier Paolo Pasolini e Enrique Irazoqui, in un momento di pausa, dinanzi allo struggente paesaggio dei Sassi. Sullo sfondo a destra seduto, Maurizio Lucidi, aiuto regista

L’INCONTRO Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini l’Assessorato alla cultura della città di Alba ed il festival InPoetica diretto da Alessandra Morra ospitano martedì 13 settembre alle 19 in sala Fenoglio lo scrittore e filosofo Fulvio Abbate, autore del volume Quando c’era Pasolini.

Cosa ha rappresentato Pier Paolo Pasolini per la società italiana? Cosa rimane del patrimonio poetico di uno dei più coraggiosi intellettuali del Novecento? La sua storia è assai di più dell’interrogativo che ne circonda la morte violenta, va assai oltre il racconto sui misteri dell’Italia repubblicana. Pasolini ha reso vivo il dibattito poetico, culturale, critico, sociale e politico fin dentro al cuore degli anni Settanta.

Il libro di Fulvio Abbate prova a raccontare in presa diretta il cammino di un intellettuale il cui pensiero appare ancora essenziale per fare luce sul presente. Con una scrittura poetica prova a restituire la vita, le ragioni, l’eredità, i luoghi, la sostanza umana, familiare e storica di Pasolini, affidandosi, fra molto altro, alle parole di chi ne ha condiviso il breve viaggio, fra questi: Laura Betti, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Franco Citti, Dario Bellezza, Marco Pannella, Adele Cambria e Mario Schifano.

 

 

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