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L’amicizia nel nome di Pavese tra Brancaleone e Santo Stefano Belbo

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Da sinistra: l'addetto stampa del Comune di Brancaleone, Pierluigi Vaccaneo, Sindaco di Brancaleone Giovanna Romanelli Luigi Franco - Rubettino Vice sindaco - Giovanni Alessi Domenico Calabria - Caffè letterario Mario La Cava

PAVESE FESTIVAL Due giorni pienamente positivi per la data fuori porta del Pavese festival che ha portato sabato 17 e domenica 18 settembre la fondazione dedicata allo scrittore di Santo Stefano Belbo in Calabria. Grazie alla collaborazione con il Comune e la Pro loco di Brancaleone si è instaurata una solida amicizia, sancita anche da una cena in cui vini locali e ravioli del plin del pastificio Vallebelbo si sono incontrati.

Nella giornata di sabato, nella locale biblioteca Pavese, si è tenuto un convegno sui testi di Giovanna Romanelli dedicati alle figure femminili dello scrittore insieme all’editore Rubettino e al caffè letterario Mario La Cava, mentre alla sera il cantante Omar Pedrini si è esibito con lo spettacolo On the road sul rapporto tra Pavese e l’America: al termine una visita alla dimora in cui lo scrittore visse nel 1935 come confinato politico insieme all’attuale proprietario Tonino Tringali.

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La foto di Concia donata alla fondazione Pavese a Brancaleone

Alla domenica la Pro loco ha invece organizzato una passeggiata tra i luoghi pavesiani di Brancaleone culminata con la consegna di una foto inedita di Concia da parte del figlio: la ragazza strinse un’amicizia intima con lo scrittore e venne trasposta nel romanzo Il carcere proprio con il suo nome (un caso unico nelle opere pavesiane). Il fine settimana si è poi concluso con uno spettacolo dedicato all’Antologia di Spoon river realizzata da attori e musicisti locali.

Un’esperienza che potrà tornare utile per le future edizioni, come spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della fondazione santostefanese: «L’idea per il prossimo anno è di rendere il festival una manifestazione itinerante con la vecchia abitudine di andare nei paesi vicini, pur considerando ancora il paese di Brancaleone».

In Calabria si è trovata una «grande accoglienza e una cittadinanza attiva» che possono essere da esempio anche per i santostefanesi di come vivere il turismo culturale, che Amministrazione e fondazione stanno cercando di promuovere. Lì Pavese soggiornò pochi mesi ma il ricordo di quel periodo è ancora vivo: «molti cittadini si aspettavano un comunista battagliero, ma quando conobbero l’uomo, si crearono grandi rapporti d’amicizia».

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Nella foto Pierluigi Vaccaneo, Omar Pedrini e Silvia Boggian nella dimora di Pavese

 Lorenzo Germano

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