Le immersioni di Gastini al palazzo Banca d’Alba

Le immersioni di Gastini al palazzo Banca d'Alba
Marco Gastini © Frank Kleinbach 2004

ALBA Sarà visitabile da sabato 8 ottobre a domenica 20 novembre, nel palazzo Banca d’Alba, la mostra “Immersioni nella pittura” curata da Bruno Corà. In esposizione ci saranno una decina di opere di Marco Gastini, artista nato a Torino nel 1938 e morto nel 2018. Formatosi inizialmente nel laboratorio da marmista del padre, luogo di ritrovo per il mondo artistico del capoluogo piemontese, dopo il liceo artistico si laureò all’Accademia albertina.

La sua pittura, agli esordi molto minimale, è stata oggetto di una continua evoluzione. Insegnante, fino al 1985, al liceo artistico, dalla fine degli anni Sessanta iniziò a realizzare quadri dipinti con spray. In seguito si cimentò in pitture su plexiglas in lastre e cilindri e utilizzò sempre più legni, pietre, pergamena, ferro: tutto quanto, per Gastini, era in grado di diventare materia. Spesso ha esposto opere disegnate direttamente sulle pareti, anche realizzate con fusioni di piombo e antimonio, fedele allo sviluppo dei concetti di spazio, energia, tensione, coinvolgimento, grado di immersione, attrazione e repulsione. Nella sua carriera ha esposto a Milano, Los Angeles, New York, Monaco di Baviera, Bologna e Roma. Sono del 1987 e del 1988 i lavori che, a Castel Burio e San Gimignano, hanno portato alla realizzazione di installazioni in grado di invadere lo spazio architettonico e urbanistico.

Spiega Vincenzo, figlio dell’artista: «Il legame di mio padre con il palazzo Banca d’Alba è consolidato da cinque installazioni permanenti presenti all’ingresso dei corridoi fin dal 2010. In “Immersioni nella pittura” si potranno ammirare le primissime opere, degli anni Sessanta, e le ultime. Provengono da collezioni private e dal patrimonio degli eredi». La memoria di Marco Gastini vive «nel corposo archivio e nelle gallerie Dello scudo di Verona e Giorgio Persano di Torino. Bruno Corà e Valeria D’Urso stanno preparando un catalogo ragionato: credo sia il miglior strumento per divulgare l’arte di mio padre».

La mostra, a ingresso gratuito, si potrà ammirare il venerdì pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.30, e il sabato e la domenica, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Sono previste visite guidate per le scuole: prenotazioni al numero 0173-36.40.30.  

Davide Barile

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